È con profonda tristezza che il mondo del calcio italiano e internazionale dice addio a Sergio Campana, straordinario leader e guida per generazioni di calciatori. Campana, nato a Bassano del Grappa nel 1932, ha dedicato gran parte della sua vita alla tutela dei diritti dei giocatori, ricoprendo il ruolo di presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, nota come Assocalciatori (AIC), per ben 43 anni.
La sua scomparsa, avvenuta nella notte presso una casa di cura della sua città natale, ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di coloro che lo conoscevano e che avevano avuto il privilegio di lavorare al suo fianco. La sua carriera è stata caratterizzata da un impegno incessante, cominciato nel 1968, anno in cui fondò l'AIC, un sindacato destinato a rivoluzionare il rapporto tra giocatori, club e federazioni.
Prima di divenire una figura di riferimento a livello dirigenziale, Campana aveva calcato i campi come calciatore professionista, indossando la maglia del Lanerossi Vicenza, dell’Inter e del Padova. Quella conoscenza diretta del mondo del calcio gli permise di comprendere a fondo le problematiche e le esigenze dei giocatori, sviluppando un approccio empatico e sempre orientato alla negoziazione e alla mediazione.
Nel corso del suo lunghissimo mandato, Campana ha operato instancabilmente per garantire migliori condizioni contrattuali e di lavoro ai calciatori, introducendo innovazioni cruciali per la protezione dei loro diritti. Tra le sue numerose battaglie si annovera la lotta per la parità di trattamento tra i calciatori italiani e stranieri, un tema che ancor oggi conserva una grande rilevanza.
Grazie alla sua visione e alla sua dedizione, l'Assocalciatori è divenuta un modello da seguire a livello internazionale, ispirando la nascita di sindacati simili in numerosi paesi europei. Campana ha saputo far fronte a momenti di tensione e di crisi, come gli scioperi dei calciatori che lui stesso capitanò, gestendoli con equilibrio e determinazione allo stesso tempo.
La sua capacità di mediazione nonché la sua autorità indiscussa sono stati riconosciuti da tutti i protagonisti del mondo del calcio: da dirigenti e presidenti di club, passando per i più celebri calciatori che hanno potuto beneficiare delle sue conquiste. Alla guida dell'AIC fino al 2011, Campana è riuscito a lasciare un'eredità preziosa che i suoi successori continuano a custodire e sviluppare.
Sergio Campana lascia una moglie e due figli, oltre a un ricordo indelebile di integrità e impegno etico a favore di un calcio più giusto e rispettoso dei diritti umani. Numerosi i messaggi di cordoglio arrivati dal mondo del calcio e non solo, a testimonianza di un uomo che, seppur scomparso, ha segnato un'epoca e continuerà a ispirare le future generazioni di calciatori e dirigenti sportivi.