Il mondo dello sci è scosso dalla tragica notizia della morte di Matteo Franzoso, un giovane talento genovese di soli 25 anni, coinvolto in un drammatico incidente durante un allenamento di discesa libera a La Parva, nei pressi di Santiago del Cile. Il triste evento ha messo in lutto l'intera comunità degli sport invernali, con la notizia confermata dalla Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) attraverso un comunicato ufficiale.
Secondo quanto riportato, Franzoso non è riuscito a superare le gravi conseguenze del trauma cranico e dell'edema cerebrale derivati dalla caduta avvenuta sabato scorso. Durante un allenamento, il promettente atleta ha perso il controllo nel primo piccolo salto del tracciato, finendo catapultato in avanti. Ha oltrepassato due file di reti di protezione, finendo la sua corsa contro una staccionata situata a circa 6-7 metri fuori dal percorso. Immediatamente soccorso tramite elisoccorso, è stato portato nel reparto di terapia intensiva e indotto in coma farmacologico. Nonostante gli sforzi dei medici, il fisico di Matteo non ha resistito alle lesioni subite.
Una personalità solare e gentile, Franzoso era benvoluto da chiunque lo conoscesse. Era giunto a La Parva il 6 settembre per una sessione di allenamento insieme ad altri noti sciatori del calibro di Mattia Casse, Florian Schieder e Dominik Paris. La sua carriera, seppur breve, è stata promettente: aveva ottenuto il quarto posto ai Campionati Mondiali Junior di Narvik nel 2020 e, successivamente, una vittoria in Coppa Europa nel superG a Zinal, in Svizzera, nel novembre 2021. Il suo debutto in Coppa del Mondo è avvenuto lo stesso anno, il 17 dicembre, durante il superG della Val Gardena. Complessivamente ha collezionato diciassette presenze nel circuito maggiore.
L'ultimo appuntamento agonistico risale alle gare di Kvitfjell in Norvegia dello scorso marzo. Il Presidente del FISI, Flavio Roda, ha espresso profondo rammarico per la perdita, ricordando Franzoso non solo come un atleta talentuoso, ma anche come una persona meravigliosa. Ha invitato l'intero ambiente sportivo a riflettere sulla necessità di rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza per prevenire tragedie simili. Roda ha sottolineato l'importanza di stare vicini alla famiglia di Matteo in questo momento difficile, garantendo il pieno sostegno della Federazione.
Il cordoglio per la morte di Matteo Franzoso è stato manifestato da tutto il mondo dello sport. Il Consiglio Federale, gli atleti, lo staff tecnico e tutta la comunità FISI si stringono attorno ai familiari di Matteo, offrendo supporto e vicinanza. Questo dramma ricorda dolorosamente la scomparsa di Matilde Lorenzi avvenuta meno di un anno fa, accentuando l'urgenza di serrare i ranghi e lavorare costantemente per garantire la sicurezza di tutti gli atleti in gara.