La National Science Foundation (NSF) degli Stati Uniti ha annunciato l'avvio dei lavori di assemblaggio di Horizon, destinato a diventare il più grande supercomputer accademico del paese. Il sistema sarà ospitato presso il Texas Advanced Computing Center (TACC) dell'Università del Texas ad Austin (UT Austin). Questo progetto ambizioso è il risultato di una collaborazione strategica con aziende leader del settore come Dell, NVIDIA, VAST Data, Spectra Logic, Versity e Sabey Data Centers.
L'infrastruttura di Horizon troverà spazio in un nuovo data center all'avanguardia da 15-20 MW, situato a Round Rock, in Texas, e dotato di un avanzato sistema di raffreddamento a liquido. Il cuore pulsante del supercomputer sarà costituito da server Dell PowerEdge, equipaggiati con processori NVIDIA Vera e superchip NVIDIA Grace Blackwell. La potenza di calcolo sarà distribuita su circa 1 milione di CPU-core e approssimativamente 4.000 GPU. L'architettura prevede l'utilizzo dell'interconnessione NVIDIA Quantum-2 InfiniBand, garantendo una comunicazione ad alta velocità tra i componenti.
Un elemento distintivo di Horizon è il suo sistema di storage locale, basato esclusivamente su unità SSD, con una capacità di ben 400 petabyte. Questa soluzione permetterà di raggiungere una velocità di trasferimento dati in lettura/scrittura superiore a 10 terabyte al secondo, assicurando un accesso rapido e efficiente ai dati.
Le prestazioni dichiarate di Horizon sono sbalorditive: 300 PFlops, circa 10 volte superiori a quelle di Frontera, attualmente il supercomputer accademico più potente degli USA. Nell'esecuzione di attività di intelligenza artificiale (IA), il nuovo sistema promette una velocità di calcolo fino a 20 EFlops su operazioni BF16/FP16 e fino a 80 EFlops in modalità FP4. Si tratta di un incremento di oltre 100 volte rispetto alle macchine attualmente in uso negli ambienti accademici americani. Inoltre, si prevede un miglioramento dell'efficienza energetica fino a sei volte.
L'entrata in funzione di Horizon è prevista per la primavera del 2026. Il supercomputer sarà impiegato per affrontare sfide complesse e ad alta intensità di calcolo in svariati settori, tra cui la biomedicina, la fisica, l'energia, l'ecologia e molti altri. In particolare, il sistema sarà utilizzato per la modellizzazione del clima, contribuendo a una migliore comprensione dei cambiamenti climatici e delle loro implicazioni.
Horizon rappresenta un investimento significativo nel futuro della ricerca scientifica negli Stati Uniti. La sua potenza di calcolo senza precedenti aprirà nuove frontiere nella scoperta scientifica, consentendo ai ricercatori di affrontare problemi che prima erano considerati inaccessibili. Questo supercomputer di nuova generazione avrà un impatto profondo sulla nostra comprensione del mondo che ci circonda e contribuirà a sviluppare soluzioni innovative per le sfide globali.
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