Palermo ha messo al sicuro il proprio posto nei playoff, un traguardo definito come 'obiettivo minimo' dal direttore sportivo Carlo Osti, intervenuto in sala stampa dopo la vittoria contro il Frosinone. Nonostante le difficoltà e le contestazioni, che hanno caratterizzato questo periodo, la squadra ha un'altra chance da giocare. Tuttavia, per sfruttarla appieno, è necessaria un'unità d'intenti che superi le attuali divisioni tra club e tifosi.
Alla vigilia dell'importante partita contro la Carrarese, l'atmosfera nello stadio e tra i sostenitori si spera cambi, con l'obiettivo di concentrarsi sui prossimi impegni. Il turno iniziale degli spareggi è ormai assicurato, permettendo alla squadra di affrontare le sfide senza l'ansia tipica delle grandi occasioni. Vincere contro la Carrarese, ormai salva, consentirebbe al Palermo di giocarsi i playoff in una posizione di vantaggio, possibilmente tra le mura amiche e con due risultati favorevoli a disposizione. I rosanero possono vantare un vantaggio nei confronti diretti sia con la Juve Stabia, che necessita solo di un punto contro la Samp, sia con il Catanzaro, impegnato in trasferta a Mantova.
Nelle ultime 90 minuti, tutto può succedere. Un successo permetterebbe al Palermo di rafforzare il proprio cammino, e sarebbe anche un segnale di crescita importante, uno step cruciale dopo la controversa vittoria contro il Frosinone. Il match è stato tutt'altro che spettacolare, ma nonostante le difficoltà ambientali, la squadra è riuscita a mantenere la porta inviolata dopo ben otto partite.
I clean sheet ottenuti da Palermo, infatti, sono un segnale di maggiore concentrazione e determinazione che è mancata in altre occasioni. Il successo è stato caratterizzato da gol mozzafiato, ma anche dal superamento di due tabù persistenti: le sconfitte del venerdì sera e la difficoltà di vincere nelle gare notturne al Barbera.
Nell'immediato post-partita, il direttore sportivo Osti ha difeso la squadra dalla critiche, congratulandosi per la lucidità mostrata nelle avversità. Particolare attenzione è stata posta su Vasic, un giovane di 23 anni, vittima di applausi ironici destinati all'allenatore, reo di averlo inserito in campo a gara ormai chiusa. A sostegno di Vasic, sono intervenuti molti compagni come il capitano Brunori, e Gomes, Diakitè e Henry, oltre allo stesso Dionisi, che ha giustificato il cambio spiegando che Gomes era sia stanco che diffidato.
La stagione del Palermo, dunque, è ancora ricca di sfide e l'obiettivo è continuare su questa scia positiva, gestendo al meglio le energie fisiche e psicologiche per affrontare al meglio i playoff. Tuttavia, l'attenzione è rivolta anche al futuro, con voci che suggeriscono possibili cambiamenti significativi, soprattutto per quanto riguarda la guida tecnica.