L'aria è carica di aspettative all'autodromo Hermanos Rodríguez, dove fervono gli ultimi preparativi per il Gran Premio del Messico, un appuntamento che si preannuncia cruciale per la stagione di Formula 1. Contrariamente a quanto previsto inizialmente, la lotta per il titolo non sembra più un affare esclusivo dei piloti McLaren. Cresce, infatti, la sensazione che Max Verstappen, il campione in carica, possa sferrare l'attacco decisivo in questo finale di stagione.
Dietro le quinte, lontano dai riflettori, esperti e addetti ai lavori concordano su un punto: Verstappen è il favorito indiscusso. Non si tratta di una mancanza di fiducia nelle capacità della McLaren, ma piuttosto della consapevolezza della resilienza e della determinazione del pilota olandese, capace di sfruttare al massimo ogni opportunità e di mantenere un ritmo elevatissimo anche sotto pressione.
La vera sfida per Verstappen, al di là del distacco in classifica, è la necessità di evitare errori. Ogni passo falso, ogni imprevisto, potrebbe compromettere irrimediabilmente le sue ambizioni iridate. Dovrà quindi evitare contatti in partenza, incidenti fortuiti e penalità. Se riuscirà a replicare le performance mostrate dopo la pausa estiva – con tre vittorie e due secondi posti nelle ultime cinque gare – le sue probabilità di successo aumenteranno notevolmente.
I media olandesi non nascondono il loro entusiasmo e vedono in Verstappen il predestinato. Questo favore, tuttavia, non è dettato solo da ragioni campanilistiche. Come sottolineato da un membro di spicco di un team rivale, il Gran Premio del Messico rappresenta un test importante per la McLaren. Un dominio di Verstappen in questo fine settimana potrebbe esercitare una pressione psicologica insostenibile su Oscar Piastri e Lando Norris, limitando la loro capacità di competere ad armi pari.
I numeri, inoltre, sembrano favorire Verstappen. Nessun altro pilota ha vinto quanto lui sul circuito Hermanos Rodríguez: il suo palmarès include i successi del 2017, 2018, 2021, 2022 e 2023. L'altitudine di 2.240 metri non ha mai rappresentato un problema per la power unit Honda, e la superiorità della Red Bull in termini di performance è ormai acclarata. Tuttavia, quando si è chiamati a una rimonta senza possibilità di errore, i rischi aumentano esponenzialmente.
Un ingegnere ha ricordato la gara messicana dell'anno scorso, in cui Verstappen incappò in una serie di penalità che lo relegarono a un anonimo sesto posto. Se dovesse trovarsi al comando, probabilmente assisteremmo a una gara in puro stile Verstappen, caratterizzata da ritmo forsennato e gestione impeccabile. Ma in caso di bagarre e duelli ravvicinati, il rischio di una manovra azzardata o di un colpo di testa è sempre dietro l'angolo, e nella situazione attuale Verstappen non può permettersi alcuna penalità.
È interessante notare come i due piloti in testa al mondiale siano percepiti come i contendenti in difesa. La performance di Norris ad Austin ha confermato il potenziale della MCL39, una monoposto ancora in grado di competere per la vittoria nonostante la mancanza di aggiornamenti rispetto alla vettura rivale. Tuttavia, l'aspetto tecnico sembra passare in secondo piano. La variabile Verstappen sta oscurando tutto, creando un clima di incertezza e attesa per un Gran Premio del Messico che si preannuncia infuocato. Resta da vedere se Verstappen riuscirà a capitalizzare il suo vantaggio psicologico e a trasformare le previsioni in realtà, oppure se Norris e Piastri sapranno reagire alla pressione e ribaltare i pronostici. Sarà fondamentale osservare le strategie dei team e la gestione delle gomme, soprattutto in condizioni di alta temperatura, elementi che potrebbero giocare un ruolo decisivo sull'esito finale della gara. Inoltre, l'affidabilità delle monoposto sarà un fattore critico, considerando le sollecitazioni elevate a cui saranno sottoposti i motori a causa dell'altitudine. Il Gran Premio del Messico si preannuncia quindi come un evento ricco di colpi di scena e di emozioni, in cui ogni dettaglio potrà fare la differenza nella lotta per il titolo mondiale.
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