Nonostante l'assenza di competizioni, Jannik Sinner è al centro delle discussioni per un caso di doping. A marzo, l'altoatesino è risultato positivo al Clostebol, una sostanza proibita. La contaminazione proviene dal suo ex preparatore Naldi, ma un tribunale indipendente riconosciuto dall'ITIA lo ha dichiarato innocente. La WADA ha contestato questa decisione, appellandosi al TAS di Losanna per una squalifica fino a due anni.
La discussione dopo febbraio
Olivier Niggli, direttore dell'agenzia antidoping, ha affermato che, pur riconoscendo la contaminazione, Sinner è responsabile del suo team. Il caso non sarà discusso prima di febbraio 2025. Niggli conclude ribadendo l'importanza di proteggere la reputazione degli atleti in un'era dominata dai social media.
Fonte: fanpage.it