Gabriel Diallo, giovane promessa del tennis canadese, è salito alla ribalta mondiale ripercorrendo le orme dei suoi idoli. La sua ispirazione per il tennis è radicata in un ricordo particolare: la maratona dell'Australian Open 2012, quando Novak Djokovic e Rafael Nadal si sfidarono per sei ore e dieci minuti, una delle partite più memorabili di sempre. Quel giorno, un Diallo appena adolescente fu catturato dalla magia di Djokovic al punto da comprare la sua maglietta e iniziare a usarne la racchetta, correndo subito in campo per emularne le gesta con gli amici.
Oggi, Gabriel Diallo da Montreal è già una figura di spicco nel panorama tennistico mondiale, classificato come numero 35 del mondo. Con una statura di 203 centimetri, si distingue per un servizio potente e per la capacità di mantenere il controllo negli scambi prolungati. Insomma, un avversario temibile per chiunque, incluso Jannik Sinner, che affronterà per la prima volta a Cincinnati.
Sebbene non abbia mai incrociato Sinner in precedenza, Diallo ha dimostrato le sue abilità contro vari avversari italiani, superando Luca Nardi, Mattia Bellucci e Gabriele Gigante. Tuttavia, il suo 'avversario azzurro' resta Lorenzo Musetti, che l'ha sconfitto nel 2025 sia a Hong Kong che a Madrid. La loro prima sfida si svolse però durante la Coppa Davis 2023, dove Diallo vinse sorprendentemente in due set.
Il giovane canadese porta avanti la legacy del suo eroe Djokovic, ma ha anche un legame speciale con il connazionale Felix Auger-Aliassime. Come collega di un altro astro nascente del tennis mondiale, Diallo è cresciuto grazie all'impulso di suo padre Sam, ex allenatore tennistico, che con il suo amore e esperienza ha plasmato i primi passi sportivi del figlio.
A soli ventitré anni, Diallo vanta già un titolo ATP nel suo palmarès: il trofeo ottenuto sull'erba olandese di s'Hertogenbosch, dove ha perso un solo set in tutta la competizione. Questo successo gli ha permesso di diventare il primo tennista canadese del terzo millennio a vincere un titolo su una superficie diversa dal cemento.
Non solo, il 2023 ha visto anche un epico traguardo per Diallo a Toronto, luogo caro anche a Sinner, che proprio lì vinse il suo primo Masters 1000. Qui, Diallo siglò la sua prima vittoria ATP contro Dan Evans, prima di ripetersi sull'erba conquistando il suo primo titolo professionale dopo la finale indoor di Almaty, persa contro il più esperto Karen Khachanov.
Aneddoti abbondano a colorare la carriera in ascesa di Diallo, come la storia di un torneo dove un incordatore confuso ribattezzò il canadese 'Diablo', nome che Gabriel ha accolto con divertimento, ritenendolo un segno di fortuna. Infatti, lo stesso torneo lo vide emergere vittorioso, ringraziando scherzosamente l'incordatore durante l'intervista con il trofeo tra le mani.
Nonostante i successi e le aspirazioni delle nuove generazioni tennistiche, Diallo resta umile, concludendo una delle sue vittorie festeggiando sobriamente con uno staff che non nasconde l'apprezzamento per la birra, preferendo però mantenersi cauto. Sin dall'inizio del suo percorso sportivo con l'eroe Djokovic come modello, Gabriel Diallo continua a plasmarsi come un avversario formidabile per chiunque nel circuito.