La stagione tennistica di vertice si è conclusa, ma l'attesa per il 2026 è già palpabile. Al centro del dibattito, immancabile, la rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, un duello che ha infiammato il 2025. Nonostante Alcaraz abbia vinto quattro dei sei scontri diretti in finale, Sinner ha avuto l'ultima parola trionfando alle ATP Finals di Torino, davanti al suo pubblico. A esprimersi su questi due astri nascenti del tennis è una leggenda del passato, lo svedese Bjorn Borg, vincitore di undici titoli del Grande Slam.
"La rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è quanto di meglio potesse capitare al tennis," ha dichiarato Borg in un'intervista al portale spagnolo Marca. "Non mi perdo una sola partita che giocano l'uno contro l'altro. Sarà affascinante vedere come si divideranno i grandi titoli nella prossima stagione." Borg ha poi aggiunto, sollecitato a esprimere una preferenza: "Credo che Jannik sia un campione e, tra i due, il più aggressivo. Ma se devo scegliere, dico Carlos per la sua sensibilità nel tocco." Lo svedese, in qualità di capitano non giocatore dell'Europa, ha guidato la sua squadra, con Alcaraz tra le fila, alla vittoria della Laver Cup nel 2024.
Le parole di Borg, prevedibilmente, hanno alimentato il confronto tra i sostenitori dei due campioni. C'è chi concorda con l'analisi dello svedese e chi, al contrario, sottolinea come anche nel gioco di Sinner la sensibilità di tocco non manchi affatto. Entrambi i giocatori hanno dimostrato più volte di saper confinare la rivalità al campo da gioco, manifestando amicizia e stima reciproca. La prossima occasione per vederli sfidarsi potrebbe essere un torneo del Grande Slam: agli Australian Open, i due si troveranno ai lati opposti del tabellone e potrebbero incontrarsi in finale, confermando, come già dimostra la classifica attuale, di non avere rivali. Le parole di Borg aggiungono ulteriore pepe a una rivalità che promette di dominare la scena tennistica per molti anni a venire, con appassionati e addetti ai lavori pronti a seguire ogni capitolo di questa avvincente saga sportiva.
Oltre alle loro indubbie qualità tecniche, sia Sinner che Alcaraz incarnano un nuovo spirito nel mondo del tennis, fatto di fair play, rispetto per l'avversario e una sana competizione. Questo atteggiamento positivo contribuisce a rendere ancora più avvincente la loro rivalità, trasformandola in un esempio per i giovani tennisti e per tutti gli appassionati di sport. Resta da vedere come evolverà il loro confronto nel corso del 2026, quali saranno i tornei che li vedranno protagonisti e chi, alla fine, riuscirà a conquistare il maggior numero di titoli e a imporsi come il vero dominatore del circuito. Una cosa è certa: con Sinner e Alcaraz in campo, il futuro del tennis è in ottime mani.
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