Un accordo significativo ha segnato la scorsa settimana nel panorama legale dell'intelligenza artificiale (IA): Disney e OpenAI hanno stretto una partnership che consentirà a quest'ultima di utilizzare oltre 200 personaggi Disney nel suo servizio di generazione video su richiesta, Sora. Gli esperti ritengono che questa mossa strategica sia volta a incrementare la popolarità del servizio, che finora è rimasto indietro rispetto ai concorrenti in termini di coinvolgimento degli utenti.
Secondo il Financial Times, il successo iniziale di Sora dopo il lancio dell'applicazione indipendente non ha garantito una crescita sostenibile dell'utenza. Sensor Tower stima che solo il 25% dei sette milioni di utenti mensili di Sora trascorra in media non più di 13 minuti al giorno sull'app. In confronto, TikTok vanta un tempo di utilizzo di 90 minuti al giorno, mentre YouTube si avvicina a questa cifra. Alcune fonti suggeriscono che l'enorme quantità di contenuti video di qualità mediocre su Sora scoraggi gli utenti.
L'accordo con Disney mira ad attrarre creatori di contenuti disposti a utilizzare regolarmente personaggi familiari. Tuttavia, l'accordo tra OpenAI e Disney prevede alcune limitazioni. In particolare, gli utenti di Sora non potranno riprodurre l'aspetto specifico degli attori che interpretano i personaggi, né la loro voce. Ad esempio, sarà possibile ricreare l'immagine animata di Han Solo, ma non utilizzare le sembianze di Harrison Ford, che sono indissolubilmente legate al personaggio.
I potenziali rischi legali che OpenAI ha cercato di minimizzare con l'accordo con Disney non sono l'unico ostacolo per Sora. Si stima che la generazione di un video di 10 secondi costi a OpenAI circa 1,3 dollari. Considerando che una richiesta di testo in ChatGPT costa in media mezzo centesimo, il mantenimento del servizio di generazione video è estremamente oneroso. OpenAI ha limitato la qualità dei video e il numero di video gratuiti generabili per utente al fine di contenere i costi.
Inoltre, la recente mobilitazione generale delle risorse aziendali verso il miglioramento di ChatGPT, annunciata dal CEO di OpenAI, Sam Altman, implica che saranno investiti meno fondi nello sviluppo di Sora. Tuttavia, l'accordo con Disney non ha comportato costi reali per OpenAI. Secondo una prassi consolidata, il miliardo di dollari virtualmente trasferito da Disney dovrebbe tornare a OpenAI in cambio di servizi per la seconda parte e sotto forma di azioni che verranno assegnate a Disney.
Disney ha già intentato cause contro Google e il suo servizio di generazione video Veo, nonché contro la piattaforma di video sharing YouTube. Le statistiche sul successo di tali cause sono tutt'altro che chiare. Da un lato, Anthropic ha recentemente accettato di risarcire con circa 1,5 miliardi di dollari gli autori i cui interessi sono stati lesi dalla sua attività. Dall'altro lato, le cause contro Meta e Stability AI non hanno avuto successo. Quantificare l'ammontare complessivo dei danni è sempre difficile, ma gli accordi tra i detentori dei diritti e i generatori di video di solito tengono conto sia dell'uso passato che futuro della proprietà intellettuale.
L'accordo tra Disney e OpenAI evidenzia la crescente complessità del panorama legale e commerciale dell'IA generativa. Mentre le aziende si sforzano di innovare e creare nuovi prodotti, devono anche affrontare le sfide legate alla protezione del diritto d'autore e alla gestione dei costi. Resta da vedere se questa partnership porterà al successo sperato per Sora e se aprirà la strada a nuove collaborazioni tra i giganti dell'intrattenimento e le aziende tecnologiche.
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