Orlando Bloom e la sua battaglia contro il Microplastica nel Sangue

Orlando Bloom e la sua battaglia contro il Microplastica nel Sangue

La storia curiosa del celebre attore che si sottopone all'aferesi per liberarsi delle particelle plastiche

Negli ultimi tempi, l'attore Orlando Bloom ha destato l'attenzione pubblica rivelando di essersi sottoposto a una controversa procedura medica nota come aferesi. Questa metodologia, comune in ambito medico per il trattamento di malattie autoimmuni o per la riduzione di elevati livelli cellulari nel sangue, viene impiegata per estrarre, filtrare e reintrodurre nel corpo il sangue al fine di rimuovere componenti specifici. L'attore, celebre per il suo ruolo ne 'I Pirati dei Caraibi', confidava che questa pratica potesse liberarlo da microplastica e tossine ambientali.

Sebbene non esistano ancora prove scientifiche concrete sulla capacità dell'aferesi di eliminare microplastica, Bloom ha espresso la sensazione che il suo organismo assorba quotidianamente queste particelle plastiche. In realtà, secondo studi recenti, il rischio che materiali così piccoli inquinino il nostro corpo è più reale di quanto si possa pensare. Gli scienziati hanno dimostrato che microplastiche - particelle di plastica di dimensioni inferiori a 5 mm - sono onnipresenti: dall'aria che respiriamo all'acqua che consumiamo, passando per i tessuti dei nostri abiti e il cibo che mangiamo.

La comunità scientifica si interroga già da tempo su come queste particelle possano essere efficacemente rimosse dal flusso sanguigno, poiché esiste la possibilità che interferiscano con la nostra salute. Recenti ricerche hanno esplorato la questione anche attraverso le lenti del dialisi, un sistema salvavita per pazienti con insufficienza renale, che di norma filtra il sangue eliminando tossine e stabilizzando gli elettroliti. Studi però suggeriscono una possibile complicazione: la stessa attrezzatura usata nel dialisi, costruita con plastiche, potrebbe rilasciare microplastiche nel sangue.

L'aferesi, similmente al dialisi, impiega tubi e filtri di plastica per trattare il sangue, sollevando timori rispetto al rischio di potenziale contaminazione da microplastica. Ma cosa sono esattamente le microplastiche e come si formano? Queste piccole particelle derivano generalmente dalla disgregazione di materiali plastici più grandi, indotta da fattori ambientali come il sole o l'usura fisica. Presenti dappertutto, le microplastiche nascono anche intenzionalmente, ad esempio, come microgranuli usati nei prodotti cosmetici.

Alcuni studi stimano che un adulto possa ingerire fino a 883 particelle di microplastica giornalmente, una prospettiva che giustifica preoccupazioni su possibili implicazioni sanitarie. Mentre non è chiarita una relazione diretta tra queste particelle e determinate malattie, le prime evidenze indicano effetti su processi infiammatori e potenziali rischi cardiovascolari, oltre a danni al DNA.

La vicenda di Orlando Bloom rispecchia una preoccupazione crescente circa la presenza invasiva della plastica nelle nostre vite. Benché l'idea di 'pulizia del sangue' possa sembrare promettente, la scienza non ha ancora certificato l'efficacia dei trattamenti attuali nel rimuovere queste particelle dannose. Al di là delle soluzioni appariscenti, emerge la necessità di strategie più sostenibili e orientate a lungo termine, che coinvolgano riduzione dell'uso plastico e ricerca scientifica avanzata.

Bloom, assieme a molti altri, rappresenta i nostri timori collettivi: viviamo in un mondo dove le particelle di plastica diventano parte del nostro corpo. Affrontare questa sfida richiede non solo innovazioni mediche, ma anche cambiamenti culturali e legislativi verso un minor utilizzo del plastica.

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Pubblicato Venerdì, 25 Luglio 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Venerdì, 25 Luglio 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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