Il noto magnate Elon Musk, anche fondatore di aziende di successo come Tesla e SpaceX, ha recentemente suscitato un acceso dibattito negli Stati Uniti. Una delle sue ultime iniziative infatti riguarda il tentativo di riclassificare la sua azienda Neuralink, stimata a un valore di 9 miliardi di dollari, come un piccolo business appartenente a "cittadini in difficoltà".
Questa mossa di Musk ha ricevuto attenzione dopo che Donald Trump ha criticato le ingenti sovvenzioni concesse alle sue aziende dal governo degli Stati Uniti. Il documento che classifica Neuralink come una delle piccole imprese è stato depositato da Musk presso l'ufficio americano per le piccole imprese (SBA) lo scorso 24 aprile, periodo in cui Musk ha assunto un ruolo significativo alla Casa Bianca, guidando il "Dipartimento di Efficienza del Governo". Uno degli obiettivi del suo mandato era la riduzione dei costi governativi e dei relativi sprechi tra le agenzie. Tuttavia, la scelta di presentare Neuralink come una compagnia svantaggiata ha suscitato non poche perplessità, considerando che Elon Musk è spesso riconosciuto come uno degli uomini più ricchi del mondo.
La richiesta di Musk segue la classificazione della SBA per cui una piccola impresa svantaggiata è posseduta per almeno il 51% da cittadini americani che sono socialmente ed economicamente sfavoriti. Approvare questa richiesta permetterebbe a Neuralink di ottenere accesso prioritario a fondi e supporti governativi. In passato, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha già emesso sanzioni verso quelle aziende che si sono indebitamente classificate come "imprese svantaggiate" per ottenere benefici statali.
Neuralink è all'avanguardia nella creazione di impianti cerebrali, adatti a restituire una parziale capacità motoria ai pazienti paralizzati, permettendo loro di controllare protesi bioniche o computer. Sostenuta da un nutrito gruppo di investitori, è riuscita a raccogliere 650 milioni di dollari in fondi all'inizio di giugno, incrementando così il suo valore di mercato a 9 miliardi. In più, gli impianti di Neuralink hanno già superato le fasi di prova clinica, venendo impiantati in sette pazienti fino ad oggi.