Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato la conclusione di un importante capitolo nella saga di TikTok negli USA. Secondo il leader, è stata identificata una "coalizione di individui molto facoltosi" pronta ad acquisire gli asset americani del popolare social media. La notizia arriva in un contesto di tensioni internazionali che, dalla metà del 2020, hanno visto gli USA insistere sulla necessità che TikTok, posseduto dalla cinese ByteDance, passi sotto un controllo statunitense.
L'iniziativa prosegue il percorso legislativo avviato dal Congresso, culminato nel marzo 2024 con l'emanazione della legge per la protezione degli americani dalle applicazioni potenzialmente controllate da nazioni avversarie. Questo quadro normativo ha trovato il favore bipartisan al Congresso, ricevendo infine la firma del presidente Joe Biden nell'aprile seguente. Tuttavia, ByteDance ha prontamente contestato in tribunale la legalità della normativa, aprendo un ulteriore fronte legale.
Negli ultimi anni, l'uso di TikTok è stato più volte al centro del dibattito, con restrizioni d'uso imposte sui dispositivi federali e su quelli di tale Stato. Paradossalmente, durante il primo mandato di Trump, era lui stesso l'artefice del tentativo di blocco, sebbene nel corso della campagna elettorale del 2024 l'app sia diventata uno strumento chiave di engagement con l'elettorato giovane. Questo ha portato il presidente ad ammorbidire, se pur temporaneamente, la propria posizione, nonostante l'Appaelor Court avesse ratificato la legittimità legislativa del bando a gennaio dell'anno scorso. La Casa Bianca ha posticipato l'attuazione della legge per ben tre volte sino al 17 giugno.
Il costo finale della transazione rimane avvolto nel mistero, ma le stime dei mercati suggeriscono che potrebbe variare tra i $30 miliardi e oltre $300 miliardi, considerando i 170 milioni di utenti che TikTok vanta negli USA. Fra i nomi interessati a questa operazione si annoverano celebri compagnie tecnologiche come Microsoft e Oracle, insieme a investitori privati, tra cui si distinguono l'ex proprietario dei Los Angeles Dodgers, Frank McCourt, e l'ex CEO di Activision Blizzard, Bobby Kotick. Anche l'ex segretario al Tesoro Steven Mnuchin aveva espresso l'idea di un'acquisizione condivisa tra miliardari, ritagliando un potenziale ruolo da mediatore in questo delicato passaggio di proprietà.
L'eventuale acquisizione da parte di imprese americane pone un punto fermo su anni di incertezze e controversie legali, offrendo a TikTok la possibilità di continuare a operare negli Stati Uniti sotto nuove condizioni di possesso. Resta da vedere se e come l'accordo, una volta concluso, impatterà sugli altri mercati in cui TikTok è attivo e sulla strategia globale della compagnia.