Poste Italiane ha annunciato durante la pubblicazione dei risultati finanziari del secondo trimestre del 2025 che il trasferimento della propria divisione di telecomunicazioni, PosteMobile, verso la rete mobile di Telecom Italia avverrà nel corso del 2026. Inizialmente, questa transizione era stata programmata per il primo gennaio dello stesso anno, ma ora sarà un processo graduale simile a quello avvenuto nel 2021 quando l'operatore tornò a utilizzare l'infrastruttura di Vodafone. Questo piano di implementazione è progettato per garantire una continuità di servizio impeccabile per i quasi 5 milioni di utenti che PosteMobile serve tra telefonia mobile e fissa.
Il passaggio alla robusta infrastruttura di TIM è stato formalizzato attraverso un Memorandum of Understanding firmato il 7 maggio 2025, tra TIM e PostePay, la divisione di Poste Italiane che gestisce il brand PosteMobile. Attualmente, PosteMobile opera come un Full MVNO su rete Vodafone Italia, con accesso a tecnologie di punta quali 2G, 4G, 4G+ e 5G, offrendo velocità di connettività fino a 300 Mbps in download e 50 Mbps in upload, configurando una notevole performance di 2 Gbps in 5G. La struttura di Full MVNO implica che gli utenti non dovranno cambiare SIM durante la migrazione, poiché il codice ICCID resterà invariato.
Questa mossa fa parte di una strategia più ampia di rafforzamento dei rapporti tra il Gruppo Poste Italiane e TIM. Infatti, il 15 febbraio 2025, Poste Italiane ha acquistato una significativa quota del 9,81% di TIM da Cassa Depositi e Prestiti, cedendo in cambio una partecipazione del 3,78% in Nexi. A seguito di questo accordo, un ulteriore passo è stato compiuto attraverso la firma con Vivendi per acquisire un aggiuntivo 15% delle azioni TIM, una transazione completata il 23 maggio 2025 dopo il consenso dell'Antitrust. Questo pone Poste Italiane come primo azionista di TIM con una partecipazione complessiva del 24,81% del capitale ordinario, rendendo la nuova alleanza un passo determinante nel panorama italiano delle telecomunicazioni.
Il CEO di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ha enfatizzato l'importanza strategica di questa operazione, volta a promuovere sinergie e azioni di efficientamento reciproco a lungo termine. Il passaggio della rete per PosteMobile è solo il primo passo tangibile verso una maggiore integrazione industriale, con future collaborazioni previste in settori quali ICT, media, energia e servizi finanziari e assicurativi.
Questo nuovo cambio di infrastruttura segnala il quarto passaggio per PosteMobile, precedentemente su rete Vodafone come ESP MVNO, poi su WINDTRE, e infine nuovamente su Vodafone nel 2021. Anche questa volta, la migrazione sarà completamente trasparente per gli utenti, sottolineando la dedizione di Poste Italiane nella continuità e affidabilità dei servizi.
A livello economico, i risultati del secondo trimestre 2025 mostrano numeri notevoli per Poste Italiane e la sua divisione 'Servizi PostePay', con ricavi saliti a 404 milioni di euro, un incremento del 5,7% rispetto allo scorso anno, e un EBIT adjusted che ha raggiunto i 144 milioni di euro, una crescita del 9,1%. Il settore telecomunicazioni di PosteMobile ha chiuso il trimestre con 82 milioni di euro, segnando una modesta crescita dello 0,2% anno su anno, mentre il semestre ha registrato un totale di 165 milioni di euro, corrispondenti a un aumento del 1% rispetto al 2024. La base utenti continua a migliorare, segnalando 4,914 milioni di utenze attive, un incremento dai 4,811 milioni registrati nello stesso periodo dell'anno precedente, anche se l'ARPU leggermente diminuito a 4,2 euro per SIM.
Nel complesso, Poste Italiane ha chiuso il primo semestre del 2025 con un ricavo consolidato record di 6,5 miliardi di euro, equivalente a una crescita del 5% rispetto al 2024, accompagnato da un EBIT adjusted di 1,7 miliardi di euro e un utile netto di 1,2 miliardi di euro, un aumento del 14% su base annua. I servizi finanziari hanno riportato un profitto di 2,8 miliardi di euro, con quelli assicurativi che hanno raggiunto i 0,9 miliardi e l'area pacchi e corrispondenza che ha guadagnato 1,9 miliardi, tratto dalla continua espansione dell'e-commerce.
Con questi risultati, Del Fante ha ribadito la validità della strategia di diversificazione adottata dal gruppo, promettendo una creazione di valore sostenibile per tutti gli stakeholder coinvolti e rivedendo al rialzo le previsioni per l'intero anno fiscale 2025, con un target di EBIT adjusted di 3,2 miliardi di euro e un utile netto di 2,2 miliardi di euro, garantendo così una maggiore remunerazione per gli azionisti.