Il 25 luglio 2025 rappresenta una data significativa per l'ambito aerospaziale. In questa occasione, il satellite Geoscan-2 è stato posizionato con successo in orbita ed ha immediatamente iniziato a operare il suo compito chiave: la ricezione di dati dagli aerei in volo utilizzando la tecnologia di Automatic Dependent Surveillance-Broadcast (ADS-B). Questo sistema avanzato permette di monitorare con precisione la posizione, la velocità e la direzione di movimento di velivoli sia pilotati che autonomi. Durante la sua prima giornata di operatività, il satellite ha registrato un impressionante numero di oltre 850 messaggi, trasmessi da aerei commerciali presenti nell'area di copertura del suo ricevitore.
Il Geoscan-2, attraverso sole due orbite, ha raccolto complessivamente più di 1700 messaggi validi, dimostrando l'efficacia della tecnologia nonostante alcune limitazioni come il volo non orientato. Questo risultato ha evidenziato un enorme potenziale nel utilizzare ricevitori ADS-B su piccoli satelliti, un'innovativa soluzione delineata da Alexander Khokhlov, capo del progetto per piccoli satelliti della società Geoscan. Tale risultato apre nuove prospettive per future sperimentazioni volte a espandere queste tecnologie e integrarle nei sistemi di gestione del traffico aereo già esistenti.
I piani futuri includono un'esperimento cruciale per testare la capacità del Geoscan-2 di ricevere segnali da un transponder ADS-B collocato su un veicolo aereo senza equipaggio. La capacità di integrare segmenti spaziali nei sistemi di identificazione degli UAV potrebbe consentire la raccolta di dati di volo in aree prive di infrastrutture terrestri, un balzo in avanti per operazioni aeree in ambienti remoti e poco accessibili.
Prima di raggiungere la piena operatività, il Geoscan-2 ha superato una serie di severi test di volo e progettazione. Durante questi test, sono state ispezionate e confermate l'efficienza di tutte le componenti principali della piattaforma spaziale, tra cui alimentazione, comunicazione, controllo, navigazione e orientamento. A seguito dei test, il satellite è stato dichiarato pronto per il servizio operativo.
Il Geoscan-2 è stato lanciato come parte della missione del razzo vettore Soyuz-2.1b, accompagnato dal modulo di accelerazione Fregat. In tale missione, oltre Geoscan-2, sono stati posti in orbita gli apparecchi Ionosphere-M 3-4, otto altri piccoli satelliti basati sulla piattaforma Geoscan 3U e il primo cubesat russo Innovate 16U.
Queste operazioni rappresentano la crescita di tecnologie di comunicazione e teledetezione con potenziali ramificazioni enormi per il futuro dei servizi spaziali innovativi. I vari satelliti, una volta sotto controllo, inizieranno a testare tecnologie che potrebbero segnare la base per innovativi servizi spaziali il cui impatto si rifletterà sulla gestione del traffico aereo, monitoraggio ambientale e molto altro ancora.