Nel 2024, la provincia di Vicenza ha registrato una spesa complessiva di 1 miliardo e 444 milioni di euro nei giochi d'azzardo, tra slot machine, scommesse, lotterie e giochi online. Questi dati, presentati dal gruppo parlamentare del Partito Democratico e elaborati da Il Giornale di Vicenza, mettono in luce una cifra che lascia senza parole. Tuttavia, ancora più rilevante è la spesa netta: la differenza tra quanto giocato e quanto restituito in vincite ammonta a 236,4 milioni di euro, equivalendo a meno di 1.700 euro giocati pro capite dai vicentini.
In cima alla lista dei comuni con il volume di gioco più elevato troviamo la città di Vicenza, con giocate pari a 287,3 milioni di euro e una perdita di 51 milionidi euro. Altri centri come Bassano del Grappa, Montecchio Maggiore, Schio e Thiene seguono con cifre considerevoli, dimostrando l'impatto pervasivo del gioco d'azzardo nella regione.
Anche se il gioco fisico continua a dominare, con 810 milioni giocati in sale fisiche rispetto ai 633 milioni online, è rilevante notare che il gioco online ha una resa più alta in termini di vincite, grazie a un payout che restituisce circa il 94% delle somme giocate.
Nonostante alcune zone mostrino un'apparente sobrietà con importi giocati inferiori a 150 mila euro, come i comuni di Laghi, Posina e Valdastico, l'assenza di gioco in alcuni di questi territori è spesso dovuta a motivi logistici o culturali.
Nel mercato vicentino dominano le Video Lottery Terminal (Vlt), seguite dalle AwP, i gratta e vinci e, infine, il bingo e le scommesse sportive. L'industria del gioco, sebbene regolamentata, continua a esercitare una forte influenza economica, ponendo questioni di carattere sociale e sanitario.
La deputata vicentina Rosanna Filippin esprime profonda preoccupazione riguardo questi dati, evidenziando come molti vicentini non partecipanti alle giocate facciano risaltare quanto intense siano le cifre mosse dai giocatori attivi. Filippin sottolinea la necessità di riportare la discussione sulla ludopatia al centro del dibattito politico, affinché si possano introdurre misure nazionali efficaci per regolamentare e prevenire il fenomeno.
Secondo Filippin, nonostante il gioco legale fornisca entrate significative allo stato, bisogna considerare il prezzo pagato in termini di disagio sociale e famiglie in difficoltà. La deputata insiste sull'esigenza di interventi nazionali per regolare l'espansione delle sale da gioco e migliorare l'attività di sensibilizzazione e educazione finanziaria.