Tar del Lazio respinge i ricorsi sul bando del gioco online

Tar del Lazio respinge i ricorsi sul bando del gioco online

Il tribunale rigetta le istanze degli operatori: il bando resta in vigore nonostante le contestazioni

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio , con la sua recente sentenza, ha sancito un'importante decisione riguardante il settore del gioco online  in Italia, chiudendo una lunga disputa legale che aveva visto contrapporsi diversi operatori del settore contro le norme imposte dalle autorità regolatrici.

La controversia era nata in seguito alla pubblicazione del bando per l'affidamento in concessione dell'esercizio e della raccolta a distanza dei giochi, un settore da sempre delicato e strategico per il bilancio statale. Il bando, annunciato con l'avviso numero 774403-2024 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, era stato contestato fin da subito da numerosi operatori che lamentavano una serie di presunte irregolarità e disparità rispetto ai criteri di selezione.

Gli operatori avevano intentato un ricorso sperando di ottenere l'annullamento dell'intero processo , criticando le regole amministrative e tecniche stabilite per l'assegnazione delle concessioni. Sotto accusa anche il presunto difetto di trasparenza delle norme e i livellamenti dei servizi, ritenuti iniqui. Il Tar del Lazio ha esaminato tutte le documentazioni, tra cui l'atto principale impugnato, che includeva anche schemi di convenzione e dettagli tecnici per la gestione delle concessioni.

Nella sentenza emessa il 7 maggio 2025, la Sezione Seconda del Tar ha dichiarato in parte inammissibili le istanze e ha respinto le rimanenti motivazioni dei ricorrenti. Fondamentale nella decisione è stata la constatazione che le pretese degli operatori non trovavano fondamento giuridico sufficiente per procedere all'annullamento del bando pubblicato. La corte ha inoltre accertato il difetto di legittimazione passiva del Ministero dell’Economia e delle Finanze , che pertanto è stato estromesso dal giudizio.

In aggiunta a respingere il ricorso, il Tar ha condannato gli operatori al pagamento delle spese legali, determinando un importo complessivo di 4.000 euro a favore dell’ Agenzia delle Dogane e dei Monopoli  e del Ministero, cui vanno aggiunti ulteriori accessori di legge da attribuire all' Avvocatura Generale dello Stato . La sentenza è esecutiva, e l'iter per l'affidamento della concessione può ora proseguire senza ulteriori ostacoli legali.

Questo verdetto rappresenta un punto fermo per il quadro normativo del gioco online in Italia e un precedente giuridico significativo nel rapporto tra operatori privati e enti regolatori. Rassicurando gli operatori del settore che seguiranno le regole stabilite, la decisione del Tar garantisce che il gioco online continui a fornire importanti entrate alle casse statali, mantenendo un ambiente di gioco sicuro e regolamentato per gli utenti.

In una fase storica in cui il gioco a distanza rappresenta una componente di sempre maggiore rilevanza economica, le implicazioni di questa sentenza potrebbero estendersi oltre il contesto attuale, influenzando future decisioni nell'ambito dell'importante settore del gaming online in Italia.

Pubblicato Lunedì, 26 Maggio 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Lunedì, 26 Maggio 2025

Marco P.

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Editore professionista appassionato di sport come calcio, padel, tennis e tanto altro. Sarò il vostro aggiornamento quotidiano sulle nuove release di giochi nel mondo delle slot machine da casino sia fisico che online e inoltre, anche cronista sportivo.


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