Il 55% delle squadre di calcio britanniche della Premier League nella stagione 2024/2025 ha stipulato accordi di partnership con società attive nel settore delle scommesse e del gioco d’azzardo. Entro la fine della stagione 2025/26 il massimo campionato inglese dovrà rinunciare ad avere sponsor di maglia tra le aziende di scommesse, così come tutti i campionati minori, ma nel frattempo sembra proprio che i team stiano sfruttando al massimo questa opportunità. La percentuale delle squadre che ha già un accordo con i bookmakers, nell’ultimo anno, è infatti passata dal 35% della scorsa stagione al 55%, con 11 dei 20 club con uno sponsor del gioco d’azzardo.
Le sponsorizzazioni calcistiche, del resto, valgono molto di più di quella che è la ‘portata’ finanziaria dell’operazione; si tratta infatti di partnership che sfruttano la popolarità dello sport per raggiungere gli obiettivi del brand.
Focus sponsorizzazioni
Ne esistono diverse. Ci sono le sponsorizzazioni del titolo: offerte di alto profilo in cui un marchio diventa sinonimo di squadra o competizione. Ad esempio, una società che sponsorizza il nome di uno stadio o di un campionato ottiene una visibilità di alto livello. Esistono poi le sponsorizzazioni di Kit: una delle forme più comuni di sponsorizzazione, in cui i marchi ottengono uno spazio di prim’ordine sulle maglie di squadra, vengono visti da milioni di fan in tutto il mondo. C'è poi l'impegno digitale: con l’aumento dei social media e delle piattaforme di streaming, le sponsorizzazioni non sono più limitate agli spazi fisici. I brand ora integrano le attivazioni digitali per coinvolgere i fan online, espandendo ulteriormente la loro portata.
Fonte: jamma.tv