Giochi e scommesse illegali, 32 persone a processo

Giochi e scommesse illegali, 32 persone a processo

Un gruppo di 32 persone a giudizio per associazione mafiosa e riciclaggio

Introduzione al processo

A giugno si terrà un importante processo presso il Tribunale di Salerno che coinvolgerà un gruppo composto da 32 persone, tutte accusate di giochi e scommesse illegali. Questo processo è il risultato di una lunga indagine condotta dalle autorità locali e rappresenta l'epilogo di una complessa operazione che ha visto coinvolti oltre 50 individui nel corso degli anni. Le attività illecite sono state individuate in diverse province italiane, tra cui Mercato San Severino e Salerno, e si sono svolte principalmente tra il 2013 e il 2019.

Le gravi accuse

Le accuse mosse contro i 32 imputati sono di estrema gravità e comprendono l'associazione a delinquere di stampo mafioso. Questa è una categoria di reato particolarmente complessa che implica un'organizzazione ben strutturata e finalizzata a compiere attività illegali, in questo caso relative a giochi d'azzardo e scommesse non autorizzate. Altre accuse includono l'intestazione fittizia di beni, il riciclaggio e il reimpiego di denaro proveniente da attività criminali in settori legali, oltre all'auto-riciclaggio. Le autorità sottolineano che aggravi derivano dall'aver agevolato associazioni criminali già operanti nel territorio.

Il ruolo della tecnologia: dbgpoker e i paradisi fiscali

Parte fondamentale dell'accusa riguarda l'uso di software sofisticati per il gioco d'azzardo illegalmente online, tramite la piattaforma "dbgpoker". Questa, operante su siti esteri non autorizzati, ha generato guadagni astronomici, stimati intorno ai 5 miliardi di euro. Le transazioni avvenivano su siti situati in paradisi fiscali come Panama e l’Isola di Curacao, il che complica ulteriormente le indagini a causa della giurisdizione internazionale. Oltre alle scommesse online, l'organizzazione gestiva slot machine e totem nei locali, permettendo così agli utenti di accedere ai giochi anche fisicamente, soprattutto nel Sud Italia.

La struttura piramidale dell'organizzazione

L'organizzazione accusata operava secondo un modello piramidale, con una netta divisione dei ruoli. Alla base vi erano i giocatori, i quali finanziavano le operazioni. Dai livelli superiori, invece, venivano forniti crediti virtuali che i giocatori potevano utilizzare per scommettere. Una volta che il giocatore aveva utilizzato il credito nella rete o nei totem non registrati ai Monopoli di Stato, il credito virtuale veniva convertito in denaro reale. Questo modus operandi ha richiesto un'ampia e sofisticata collaborazione tra membri per gestire e mascherare i fondi ottenuti illegalmente.

Misure legali e sequestro dei beni

Durante le indagini, le autorità hanno confiscato undici siti web e due società coinvolte nel meccanismo illecito, oltre a bloccare oltre 3 milioni di euro ritenuti essere guadagni provenienti dagli affari illeciti. Uno degli imputati è stato identificato come un prestanome di fondi neri. Per tutti questi individui, il procedimento legale si svolgerà presso il tribunale di Nocera Inferiore, dove le prove raccolte verranno valutate dettagliatamente.

Conclusione

Il caso di Salerno rappresenta solo uno dei numerosi esempi di come il gioco d'azzardo illegale continui a essere un problema rilevante in Italia, alimentando circuiti criminali e causando perdite economiche significative per lo Stato. L'esito di questo processo potrebbe avere importanti ripercussioni, non solo per le persone direttamente coinvolte, ma anche per il modo in cui le autorità affronteranno future operazioni similari. La speranza è che con una vigilanza più efficace e severità nelle pene, fenomeni di questo tipo possano essere arginati per il benessere economico e sociale del Paese intero.

Pubblicato Mercoledì, 06 Novembre 2024 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Giovedì, 01 Maggio 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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