Larissa Iapichino: il salto della svolta e le ambizioni olimpiche

Larissa Iapichino: il salto della svolta e le ambizioni olimpiche

Dopo l’impresa di Palermo, la giovane promessa dell'atletica italiana riflette sul futuro: record, competizioni e l'importanza di una buona pianificazione

Il viavai tra Palermo, Roma e Firenze avrebbe potuto essere una passeggiata, se non fosse stato per i disagi legati ai bagagli smarriti durante il viaggio. Ma per Larissa Iapichino, gli inconvenienti del trasporto aereo non bastano a rovinare l'euforia per la straordinaria vittoria ottenuta pochi giorni prima a Palermo. La giovane atleta ha frantumato il muro dei sette metri nel salto in lungo, una performance che non solo le ha garantito il titolo nella competizione, ma ha anche segnato un momento cruciale nella sua promettente carriera. "Altri voli sarebbero stati più agevoli", ammette Larissa, ma l'esito della gara ha compensato le difficoltà logistiche. Con un salto di 7.06 metri, ha infranto una barriera che profuma di futuro e ambizione.

Nella città siciliana, Larissa ha potuto contare sull'ottimo supporto di Michele Basile e Antonino Trio, esperti organizzatori dell'evento, che si sono distinti nel creare le migliori condizioni possibili per gli atleti. La decisione di utilizzare la pedana nel verso abituale, nonostante il vento contrario iniziale, si è rivelata vincente. Il vento si è stabilizzato con una brezza a favore di 1.3 metri al secondo, leggermente superiore al +0.2 inizialmente riportato. Sebbene possa sembrare una differenza trascurabile, questo meeting ha tutte le carte in regola per crescere in prestigio e diventare un punto di riferimento nel panorama dell'atletica regionale.

Alla domanda se si aspettava di superare i sette metri, Larissa risponde con il suo caratteristico equilibrio: "Né sì, né no: non ci pensavo, nemmeno inconsciamente. Ho imparato a rimanere concentrata su me stessa". Con in mente i Campionati Mondiali in programma a Tokyo a settembre, il 7.06 metri rappresenta una grande spinta di fiducia senza compromettere la concentrazione richiesta per le sfide future. "Il salto dei 7 metri psicologicamente non cambia molto", aggiunge con un sorriso. Suo padre, anch'egli suo allenatore, sostiene che la differenza fra 6.99 e 7.01 è solo di due centimetri, ma in campo sono misure che fanno la differenza.

Nonostante i grandi traguardi raggiunti, Larissa non pensa ancora a battere il record italiano di sua madre, Fiona May, che si attesta a 7.11 metri. "Per me è prima di tutto mia madre e poi una leggenda dell'atletica", afferma con orgoglio. "Sognavo certi risultati, ma viverli è tutta un'altra esperienza". Il successo a Palermo le ha confermato che i suoi progressi in velocità e forza stanno portando i frutti sperati. La rincorsa di Larissa rimane di 15 passi più preavvio, formula che le ha già regalato diversi successi, inclusi i titoli agli Euroindoor.

Dal punto di vista fisico, la giovane atleta si mantiene tra i 56 kg del peso forma e i 58 kg dell'inverno, dimostrando di essere negli standard ideali per le sue competizioni. Come festeggia un’impresa del genere? Semplice: con una cassata al forno, un dolce simbolo della terra che l’ha vista trionfare. Nonostante il quarto di prestigio raggiunto, il programma agonistico di Larissa continua senza cambiamenti. Partecipazioni alla Diamond League di Stoccolma e ai prossimi Europei a squadre a Madrid sono già segnate in agenda, seguite dalle competizioni a Londra, Caorle, Chorzow e, si spera, la finale di Zurigo.

Larissa guarda con serenità anche alla competizione internazionale. "Molte possono puntare ai 7 metri come risultato“, spiega, riferendosi alle sue avversarie. Le classifiche recenti vedono la francese Kpatcha e l'egiziana Owis tra le potenziali medagliate, anche se quest'ultima ha avuto il supporto di un vento oltre i limiti della regolarità. Il Golden Gala di venerdì non includerà il salto in lungo femminile, ma Larissa sarà comunque incollata allo schermo, facendo il tifo per i suoi compagni italiani.

Ma non è solo l'atletica a occupare le sue giornate. Gli studi in giurisprudenza continuano a essere una priorità, con esami programmati di pari passo con gli allenamenti e le competizioni. "L'importante è l'organizzazione", afferma Larissa, mostrando una disciplina che va oltre il campo di gara. Uomo o atleta che sia, è questa saggezza che distingue le leggende dagli altri, e Larissa Iapichino, con la sua dedizione ed entusiasmo, sembra essere sulla buona strada per diventare una di queste.

Pubblicato Martedì, 03 Giugno 2025 a cura di Marta B. per Infogioco.it

Ultima revisione: Martedì, 03 Giugno 2025

Marta B.

Marta B.

Trentasei anni, giornalista pubblicista, lo sport è al centro della mia vita. L'ho praticato con gioia negli anni giovanili (calcio, atletica leggera), lo pratico ora per puro piacere. Lavoro come giornalista free lance e curo prevalentemente articoli di cronaca sportiva e interviste ai protagonisti dello sport, dal calcio fino ai motori.


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