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L'attaccante del Parma, Mateo Pellegrino, ha condiviso con entusiasmo le sue esperienze e prospettive calcistiche in un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport. Tra i numerosi temi trattati, Pellegrino si è soffermato sulla forte impronta lasciata dall'allenatore Cuesta, noto per la sua energia inesauribile e la sua capacità di motivare il team. "È pieno di energia, non è mai stanco", racconta Pellegrino, aggiungendo che questo spirito energico è palpabile durante le sessioni di allenamento, influenzando positivamente tutta la squadra.
La guida di Cuesta si riflette non solo nelle strategie di gioco ma anche nella crescita individuale dei giocatori, che beneficia del suo costante feedback e della disponibilità al dialogo. "Ci aiuta, ci fa vedere video, ci corregge gli errori e poi è disponibile ad ascoltarci. Ora dobbiamo solo seguirlo e sono convinto che andrà tutto bene", aggiunge.
La carriera calcistica di Pellegrino è anche influenzata dai suoi idoli d'infanzia, tra i quali spiccano nomi iconici come Ronaldo il Fenomeno, Martin Palermo e Gabriel Batistuta. Il legame con Batistuta è particolarmente sentimentale, grazie alla maglia regalatagli dal padre, un cimelio che Pellegrino custodisce gelosamente.
Quando si tratta della squadra, descrive il Parma come una vera e propria famiglia. "E questo è l’aspetto che, alla lunga, può fare la differenza con le altre squadre. Noi abbiamo voglia di fare una corsa in più per il nostro compagno in difficoltà", sottolinea, evidenziando un cameratismo che supera il semplice affiatamento tattico.
Pellegrino, che continua a perfezionarsi come attaccante, evidenzia i suoi punti di forza come i movimenti in area di rigore e il colpo di testa efficace. Tuttavia, non manca di riconoscere le aree in cui può migliorare: "Devo imparare a partecipare di più alla costruzione dell’azione", ammette, mostrando una consapevolezza matura e una voglia inestinguibile di crescere.
Nonostante il suo focus sul presente, Pellegrino non nasconde un sogno nel cassetto: indossare la maglia dell'Argentina al Mondiale. "Penso solo al presente - spiega - non faccio progetti. Dico soltanto che il mio sogno è indossare la maglia dell’Argentina al Mondiale. Ma è un sogno, non un progetto...".
Questo mix di aspirazioni personali e dedizione verso il lavoro di squadra evidenziano un atleta che guarda al futuro con speranza e determinazione. Pellegrino è consapevole che il cammino è lungo e faticoso, ma con la guida di Cuesta e il sostegno del Parma, è fiducioso di poter realizzare i suoi sogni calcistici più sfidanti.
