Prima di procedere
Una giornata storica per Milano, per San Siro e per il calcio italiano: è stata ufficializzata la vendita dello Stadio Giuseppe Meazza a Inter e Milan. Un passaggio cruciale che apre le porte a un futuro ambizioso per il calcio milanese, con la prospettiva di un nuovo stadio all'avanguardia e un progetto di riqualificazione dell'area circostante.
La firma del rogito, avvenuta oggi, segna la conclusione di un percorso complesso, caratterizzato da negoziazioni, valutazioni e adempimenti burocratici. Il ritardo rispetto alla data inizialmente prevista era stato attribuito dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a "questioni tecniche tra le società più che con il Comune", relative agli adempimenti finanziari interni ai due club. Tuttavia, le difficoltà sono state superate e l'atto di compravendita è stato finalmente perfezionato.
L'atto di compravendita è stato reso possibile dall'approvazione della delibera sulla vendita da parte del Consiglio comunale. L'importo totale pattuito per la cessione è di 197 milioni di euro, una cifra considerevole che verrà versata dagli acquirenti in diverse tranche. Nei giorni precedenti alla firma, le società hanno lavorato intensamente per definire le garanzie bancarie necessarie al versamento della prima tranche, pari a circa 100 milioni di euro, comprensiva di IVA e una quota di debiti pregressi. Il trasferimento di questi fondi era una condizione imprescindibile per la finalizzazione dell'atto.
La data del 10 novembre rappresentava uno spartiacque cruciale. Oltrepassata questa scadenza, sarebbe scattato il vincolo architettonico sul secondo anello del Meazza, come indicato dalla Soprintendenza, precludendo di fatto la demolizione dell'impianto e la realizzazione del nuovo stadio nell'area attuale. Fortunatamente, l'iter è stato completato in tempo, scongiurando questo scenario.
La vendita del Meazza alle due società calcistiche rappresenta il punto di partenza per un nuovo progetto, i cui dettagli sono stati presentati nel dossier di marzo. Il progetto prevede la costruzione di un nuovo stadio da 71.500 posti sul lato ovest dell'area. L'attuale Meazza sarà parzialmente conservato e destinato a uso museale e commerciale, preservando la memoria storica di un luogo iconico per il calcio italiano e internazionale.
L'inizio dei lavori è stimato per il 2027, con l'obiettivo di rendere l'impianto operativo entro il 2031. Un cronoprogramma ambizioso che richiederà un impegno congiunto da parte di tutte le parti coinvolte: Inter, Milan, Comune di Milano e tutti gli altri attori interessati.
Parallelamente alla firma del rogito, si è tenuta la seconda convocazione dell'assemblea dei soci del Milan, un adempimento burocratico necessario per consentire al vecchio Consiglio d'amministrazione rossonero di rimanere in carica fino al completamento della cessione. Un ulteriore tassello di un mosaico complesso che si sta componendo per dare il via a una nuova era per il calcio milanese.
Questo storico accordo non rappresenta solo una transazione commerciale, ma un investimento strategico per il futuro del calcio a Milano. Il nuovo stadio non sarà solo un impianto sportivo all'avanguardia, ma un motore di sviluppo per l'intera area circostante, con benefici economici, sociali e occupazionali. Un progetto ambizioso che punta a rilanciare l'immagine di Milano come capitale internazionale dello sport e dell'innovazione.
