Lewis Hamilton
, il celebre pilota britannico, ha espresso una certa frustrazione riguardo la strategia del pit-stop durante il Gran Premio d'Italia. Secondo Hamilton, un ingresso anticipato in pit-stop da parte della
Ferrari
avrebbe potuto migliorare significativamente il suo risultato. Conclusasi la gara a
Monza
in sesta posizione, Hamilton ha portato a casa punti preziosi, ma è convinto che avrebbe potuto conquistare un piazzamento più alto se le condizioni fossero state diverse.
Nell'ultima gara, Hamilton ha dovuto scontare una penalità ricevuta nel Gran Premio dei
Paesi Bassi
, ma ha saputo rapidamente scalare la classifica grazie a sorpassi audaci e a un passo gara robusto. Inseguito dal suo ex compagno di squadra
Mercedes
,
George Russell
, ma alla fine non è riuscito a superarlo, finendo la gara con un distacco di circa un secondo e mezzo. La decisione di fermarsi al pit-stop nel corso del 38° giro, ben dieci giri dopo Russell, lo ha penalizzato nella battaglia per entrare nella top 5.
Il campione del mondo per sette volte ha raccontato con entusiasmo il suo inizio di gara: "
Ho avuto una partenza davvero buona
", ha dichiarato, "
Al punto che ho dovuto addirittura rallentare subito dopo il via per evitare incidenti
". Ma nonostante la partenza favorevole, ha ammesso di essere stato un po' "incastrato" tra due macchine durante i primi metri di gara. Ad ogni modo, questo imprevisto non gli ha impedito di portare il suo bolide in una posizione competitiva.
L'assenza di un ingresso anticipato ai box, tuttavia, è stato un fattore determinante. Hamilton ha riflettuto sul fato della giornata e ha affermato che un ingresso ai box prima degli altri sarebbe stato l'elemento chiave per combattere alla pari con
Russell
e cercare di superarlo. "
Ero convinto che potessi concludere al quinto posto
", ha confidato. Nonostante gli sforzi, l'occasione è svanita quando il divario di tempo tra lui e il suo ex compagno di squadra si è rivelato insormontabile.
Il Gran Premio di
Monza
è noto per essere uno dei circuiti più temuti e amati nel calendario di Formula 1, e ogni istante passato in pista esige dalle squadre il massimo della prontezza tattica e della precisione strategica. In un contesto di competitività spietata, dove ogni split second può fare la differenza, la Ferrari non è riuscita a garantire a Hamilton quella finezza tattica che poteva permettergli di trasformare le sue performance nella top 5. Le emozioni vissute quel giorno a Monza restano un promemoria dei rischi e delle incertezze che accompagnano costantemente il mondo dell'automobilismo.
