Contrariamente a chi profetizza un declino del settore, Randy Pitchford, CEO di Gearbox, lancia una provocazione: l'industria dei videogiochi è ancora in una fase embrionale e deve ancora esprimere il suo pieno potenziale. Un'affermazione che spiazza, soprattutto in un'epoca in cui i budget dei videogiochi di punta superano quelli di colossal cinematografici.
Le dichiarazioni di Pitchford sono state rilasciate durante il documentario di Shacknews "24 'Til Launch: The Making of Borderlands 4", un'immersione nel complesso e rischioso processo di sviluppo dei videogiochi moderni. "I budget dei nostri grandi videogiochi ora sono più grandi dei budget dei film di successo", ha sottolineato Pitchford, evidenziando come la decisione di investire risorse così ingenti in un progetto possa concretizzarsi solo quando l'intero team è convinto del valore intrinseco dell'idea. Un'idea che deve superare la mera stima dei costi di realizzazione, proiettandosi verso un valore potenziale ancora maggiore.
Ma è proprio qui che arriva la vera sorpresa. Nonostante il confronto, spesso vittorioso, con l'industria cinematografica in termini di budget e incassi, Pitchford si dichiara entusiasta di essere "solo all'inizio". Un'affermazione che suona come una sfida, un invito a superare i limiti attuali e a puntare a vette ancora inesplorate. "Non abbiamo ancora avuto il nostro Citizen Kane, figuriamoci il nostro Jurassic Park o Star Wars", sentenzia il CEO di Gearbox, paragonando l'attuale stato dell'arte videoludica a una fase di sperimentazione, alla ricerca della formula perfetta. Una ricerca che, a suo dire, è tutt'altro che conclusa e che anzi, è la parte più stimolante del processo.
L'analogia con il cinema non è casuale. Citizen Kane, Jurassic Park e Star Wars rappresentano pietre miliari nella storia del cinema, opere che hanno ridefinito i canoni narrativi, tecnici e spettacolari, influenzando generazioni di cineasti e spettatori. Pitchford sembra suggerire che il videogioco capace di esercitare un impatto simile, di rivoluzionare il medium e di lasciare un segno indelebile nella cultura popolare, debba ancora essere creato.
La visione di Pitchford è audace e controcorrente, soprattutto in un periodo in cui l'industria videoludica sembra concentrata sulla riproposizione di formule consolidate e sulla massimizzazione dei profitti. Ma è proprio questa spinta verso l'innovazione e la sperimentazione che potrebbe portare alla nascita di quel capolavoro tanto auspicato. Un capolavoro che, secondo il CEO di Gearbox, è destinato a superare i confini del semplice intrattenimento e a diventare una forma d'arte a tutti gli effetti.
E voi cosa ne pensate? Condividete l'ottimismo di Pitchford? Credete che il videogioco capace di rivaleggiare con i grandi classici del cinema debba ancora arrivare? O pensate che il settore abbia già espresso il suo massimo potenziale?
Infine, una curiosità: il CEO di Borderlands 4 si è detto particolarmente soddisfatto del fatto che i fan si concentrino sulle criticità tecniche del gioco piuttosto che sulla trama, un segnale, forse, che l'attenzione è rivolta al perfezionamento dell'esperienza di gioco piuttosto che alla narrazione, un aspetto che, secondo Pitchford, è ancora in fase di evoluzione.
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