Xiaomi si prepara a una svolta epocale nel settore manifatturiero, puntando sull'integrazione massiccia di robot umanoidi nelle proprie fabbriche. L'annuncio è stato fatto dal fondatore Lei Jun, che in una recente intervista ha delineato una visione ambiziosa per il futuro dell'azienda e dell'industria cinese. Entro i prossimi cinque anni, i robot antropomorfi diventeranno una presenza costante negli stabilimenti Xiaomi, sostituendo gradualmente gli umani in una serie di operazioni.
Questa trasformazione è guidata dalla crescente importanza dell'intelligenza artificiale (AI), che Lei Jun definisce non più uno strumento periferico, ma il motore principale della rivoluzione industriale. Xiaomi ha già implementato con successo sistemi di AI nei propri processi produttivi, come nel controllo qualità dei componenti auto realizzati con la tecnologia di fusione ad alta pressione. Invece di utilizzare le tradizionali apparecchiature a raggi X, l'azienda si affida a un modello di AI addestrato per identificare i difetti nelle immagini radiografiche. Questo sistema è in grado di analizzare ogni dettaglio in soli due secondi, superando di dieci volte la velocità e di cinque volte la precisione degli specialisti umani.
Secondo Lei Jun, il mercato dell'automazione industriale nell'era dell'AI potrebbe raggiungere i 140 miliardi di dollari all'anno. Per sfruttare appieno questo potenziale, è fondamentale la collaborazione tra tutti gli attori del settore, al fine di accelerare l'acquisizione di competenze e promuovere l'innovazione condivisa. L'impiego di robot umanoidi rappresenta un passo avanti significativo in questa direzione, aprendo nuove prospettive non solo per la produzione industriale, ma anche per la vita quotidiana.
Il fondatore di Xiaomi è convinto che i robot antropomorfi troveranno presto applicazione in diversi contesti domestici, sebbene riconosca che questo scenario presenta sfide complesse in termini di apprendimento e sicurezza. A differenza degli ambienti industriali, che sono altamente formalizzati e prevedibili, le case sono caratterizzate da una maggiore variabilità e imprevedibilità. Xiaomi ha già fatto un primo passo verso la robotica umanoide con la presentazione del concept CyberOne nel 2022, un robot dalle sembianze umane progettato per interagire con le persone.
L'ambizione di Lei Jun è quella di trasformare la Cina in un'economia avanzata, basata sull'innovazione e sulla tecnologia, piuttosto che sulla manodopera a basso costo. Questa visione sembra essere condivisa dal governo cinese, che sta attivamente sostenendo lo sviluppo dell'AI e della robotica. Non a caso, Xiaomi ha recentemente assunto un ingegnere esperto di Tesla, Zach Lu Zeyu, che ha lavorato alla creazione dei robot umanoidi Optimus. Il suo compito sarà quello di specializzarsi nella progettazione di manipolatori per robot, con particolare attenzione alla sensibilità tattile e alla programmazione delle mani robotiche.
L'ingresso di Zach Lu Zeyu in Xiaomi testimonia l'impegno dell'azienda nello sviluppo di robot umanoidi sempre più sofisticati e capaci di svolgere compiti complessi con precisione e destrezza. La combinazione di intelligenza artificiale, robotica avanzata e competenze specializzate potrebbe portare a una vera e propria rivoluzione industriale, con importanti implicazioni per l'economia e la società.
Prima di procedere


