La tanto attesa uscita di Anno 117: Pax Romana è stata offuscata da una controversia inaspettata: l'utilizzo di intelligenza artificiale (IA) nello sviluppo del gioco. Le prime avvisaglie sono giunte dai fan, i quali hanno individuato elementi grafici sospetti, generati – a loro dire – tramite IA. Accuse che hanno spinto Ubisoft a rilasciare una dichiarazione ufficiale, confermando l'impiego di tale tecnologia, seppur con delle precisazioni.
L'immagine incriminata, una schermata di caricamento presente nel gioco, presentava anomalie che hanno subito destato il sospetto della community. Elementi poco definiti, artefatti tipici delle immagini generate da IA, hanno portato molti a credere che non fosse stata realizzata da un artista umano. La conferma di Ubisoft è arrivata a seguito di una richiesta di chiarimenti da parte di Kotaku: "Questa immagine era un'immagine provvisoria che è sfuggita involontariamente al nostro processo di revisione. L'immagine definitiva sostituirà la versione attuale di questa grafica con la prossima patch 1.3".
Sebbene Ubisoft abbia ammesso l'errore e promesso di sostituire l'immagine, la questione ha sollevato un dibattito più ampio sull'utilizzo dell'IA nello sviluppo di videogiochi. La pagina Steam del gioco indica che Anno 117: Pax Romana propone contenuti realizzati con l'IA, ma molti fan si sono sentiti traditi dalla qualità del risultato finale, soprattutto in considerazione del fatto che Ubisoft ha ricevuto un bonus culturale tedesco di 6 milioni di euro per il progetto.
In una dichiarazione più ampia, Ubisoft ha cercato di contestualizzare l'utilizzo dell'IA: "Anno 117: Pax Romana è il nostro Anno più ambizioso di sempre, quindi abbiamo messo insieme il team di artisti più grande mai visto per la serie e, per aiutare a realizzare questo progetto unico, usano strumenti di intelligenza artificiale per le iterazioni, la prototipazione e l'esplorazione di idee. Ogni elemento che i giocatori vedranno nel gioco finale riflette l'abilità, la maestria e la visione creativa del team."
Tuttavia, le polemiche non si limitano alla sola immagine incriminata. Alcuni giocatori hanno segnalato che la traduzione in tedesco del gioco sembra essere stata realizzata con l'IA, con risultati insoddisfacenti e percepiti come una mancanza di rispetto verso la lingua. Queste problematiche erano state segnalate già due mesi prima dell'uscita del gioco, ma sembrano persistere. Al momento, Ubisoft non ha rilasciato commenti in merito a queste ulteriori accuse.
L'intera vicenda getta un'ombra sulla tanto attesa uscita di Anno 117: Pax Romana e pone interrogativi importanti sul ruolo dell'IA nell'industria videoludica. Se da un lato l'IA può rappresentare uno strumento utile per velocizzare i processi creativi e ottimizzare i costi, dall'altro il suo utilizzo indiscriminato rischia di compromettere la qualità finale del prodotto e scontentare i fan, soprattutto se non viene gestito con trasparenza e attenzione.
Mentre Ubisoft si prepara a rilasciare la patch 1.3 per correggere l'immagine incriminata, resta da vedere se l'azienda affronterà anche le altre critiche mosse dalla community e se saprà riconquistare la fiducia dei giocatori delusi. Il futuro di Anno 117: Pax Romana, uno dei titoli più attesi di novembre 2025, dipenderà dalla capacità di Ubisoft di gestire questa delicata situazione e di dimostrare che la qualità e la passione per i propri giochi restano al centro delle sue priorità.
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