L'impiego dell'intelligenza artificiale (IA) in Call of Duty: Black Ops 7 ha suscitato un acceso dibattito, arrivando fino al Congresso degli Stati Uniti. Il deputato democratico della California, Ro Khanna, ha espresso pubblicamente la sua preoccupazione riguardo all'uso dell'IA da parte delle aziende, con il potenziale di ridurre posti di lavoro e massimizzare i profitti a discapito dei lavoratori.
La polemica è nata in seguito alle segnalazioni dei giocatori, che hanno individuato elementi all'interno del gioco apparentemente generati tramite IA. In particolare, sono state prese di mira le Calling Card, immagini decorative per il profilo giocatore, che presentano uno stile cartoonesco simile a quello dello Studio Ghibli. Activision Blizzard ha confermato l'utilizzo di strumenti di IA generativa, precisando che il processo creativo rimane guidato dagli sviluppatori e che l'obiettivo primario è creare la migliore esperienza di gioco possibile.
Il deputato Khanna ha sottolineato la necessità di introdurre normative chiare per regolamentare l'uso dell'IA, suggerendo di dare maggiore voce in capitolo agli artisti e di introdurre una tassa sui licenziamenti di massa. "Abbiamo bisogno di normative che impediscano alle aziende di utilizzare l'intelligenza artificiale per eliminare posti di lavoro e ricavare maggiori profitti", ha affermato Khanna su X. "Gli artisti di queste aziende devono avere voce in capitolo su come viene implementata l'intelligenza artificiale. Dovrebbero condividere i profitti. E dovrebbe esserci una tassa sui licenziamenti di massa."
Khanna ha anche citato le proposte dell'economista e premio Nobel Daron Acemoğlu, che includono riforme fiscali per scoraggiare l'automazione eccessiva e strumenti per consentire a lavoratori e sindacati di beneficiare dei progressi dell'IA invece di esserne sostituiti. Il deputato ha chiarito di non voler un divieto totale, ma di stabilire dei limiti per garantire un equilibrio tra innovazione e tutela dell'occupazione. Questo dibattito si inserisce in un contesto più ampio, dove l'innovazione tecnologica e l'automazione sollevano interrogativi sul futuro del lavoro e sulla necessità di politiche che proteggano i diritti dei lavoratori.
L'utilizzo dell'IA nel settore dei videogiochi è in crescita. Ubisoft ha confermato l'uso dell'IA in Anno 117: Pax Romana, mentre Square Enix ha annunciato l'intenzione di sostituire il 70% dei suoi QA tester con strumenti basati sull'IA. Il caso di Call of Duty: Black Ops 7 è diventato un tema politico di ampio respiro, portando la discussione oltre il semplice ambito videoludico. Il successo planetario della serie Call of Duty, con milioni di giocatori in tutto il mondo, ha amplificato la risonanza della questione, trasformandola in un caso emblematico delle sfide poste dall'IA nel mondo del lavoro e nella società.
Il dibattito sull'IA nel mondo del lavoro è destinato a intensificarsi nei prossimi anni. La questione solleva importanti interrogativi etici, economici e sociali, richiedendo un approccio multidisciplinare che coinvolga politici, esperti, aziende e lavoratori. La sfida è trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica e tutela dei diritti dei lavoratori, garantendo che i benefici dell'IA siano condivisi equamente e che nessuno venga lasciato indietro. Le prossime mosse del Congresso statunitense e di altri governi saranno cruciali per definire il futuro dell'IA e il suo impatto sulla società.
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