"Matilde, cara, proteggi chi ti ha amata, chi hai incontrato e coloro che, guardando a te, troveranno il coraggio di vivere, di aspirare alla vittoria che rappresenta la luce e la vita".
Così ha esordito il vescovo ausiliare di Torino, monsignor Alessandro Giraudo, durante l'omelia alle esequie di Matilde Lorenzi presso la parrocchia San Lorenzo di Giaveno. "Per noi rimane solo l'oscurità, mentre per Matilde si è accesa una luce senza fine. La luce che illuminava la sua pista ora brilla eternamente, superando la notte. Non ci sono più promesse né vittorie, ma una vittoria su morte, paura e dubbio. Matilde ci invita a cercare questa luce, a cui ha dedicato la sua vita con forza e vulnerabilità", ha aggiunto il vescovo.
La commozione dei genitori
"Nata in fretta il 15 novembre 2004, anche ora hai scelto di andartene rapidamente. Ti ringrazio, perché io e papà abbiamo avuto la fortuna di essere stati scelti da te come genitori", ha dichiarato con emozione la madre di Matilde, Elena. "Sei sempre stata riservata, ma ti sei aperta lentamente, donandoci tantissimo. Ti siamo grati e ti invitiamo a continuare a sciare dove sei. Ti adoro, grazie Matilde", ha proseguito. Il padre Adolfo ha menzionato l'impegno per migliorare la sicurezza sulle piste, sottolineando che Matilde lo ha spinto a lottare per questo progetto: "Ci sarà un lavoro collettivo, busseremo a tutte le porte. La raccolta fondi che porterò avanti manterrà viva la sua memoria e contribuirà a sviluppare sistemi di sicurezza per lo sci alpino". "La mia vita è cambiata da lunedì, ma so che sarai sempre al mio fianco nelle mie scelte. Sono immensamente grata di averti avuto come sorella. Buona discesa libera, Matildina", ha concluso, commossa, la sorella Titti.
Durante il funerale, un paio di sci con il nome di Matilde e una bandiera tricolore sono stati posati sull'altare accanto alla sua bara, portati dalla sorella Lucrezia.
Fonte: rainews.it