Meteora alla Sampdoria, nel momento calante della sua carriera, negli albori d'oro Jesé Rodriguez si ritrovò per tre anni fisso al Real Madrid, salvo poi sperimentare esperienze altrove tra PSG, Sporting e non solo. Sull'ala sinistra di 31 anni le speranze erano tante, ma nell'intervista intrattenuta con lo youtuber 'Mowlihawk', nel programma Batmowli, ha ritoccato alcune tappe della propria carriera ed è partito subito a gamba tesa svelando un retroscena oscuro del mondo del calcio: "C'era molta gente che prendeva 'tanta merda' per rendere. Prima non era così controllato come ora. Non sto criticando né giudicando nessuno, ma era così. Il problema è che forse non è mai uscito pubblicamente".
Un tema delicato, sul quale poi Jesé ha preferito sorvolare, volendo spendere parole importanti per uno dei suoi ex allenatori avuti negli anni blancos: "Avevo la sensazione di dire 'giocherò io e lui non gioca' prima dell'infortunio. Io giocavo e Bale non giocava. È costato 120 milioni di euro e io sono uscito gratis. Lui parlava molto poco e in inglese. Ancelotti ha avuto il coraggio di metterlo in panchina e mettere me. Un altro allenatore forse non l'avrebbe fatto. A Florentino piaceva molto che i canterani risolvessero le partite, perché alla fine diceva: 'Ho puntato su di loro'". Con una gestione curiosa dell'acquisto di Bale e del collocamento al Real Madrid: "Quando Gareth Bale è arrivato ha detto che voleva giocare a sinistra. Cristiano lo ha saputo, e allora, con Ancelotti e Florentino, gli hanno detto: 'Tu a destra'. E io dietro a ridere. Ma tra noi non c'erano attriti. Sì, c'erano facce lunghe, ma cosa mi avrebbe detto se non sapeva nemmeno parlare? Al Real Madrid erano tutti molto professionisti".