Nuovi guai per la Nazionale italiana nel percorso di qualificazione ai Mondiali 2026. Dopo gli imprevisti forfait di Alessandro Buongiorno e Francesco Acerbi, il CT Luciano Spalletti si trova a dover affrontare un'altra amara sorpresa: Manuel Locatelli, centrocampista della Juventus, ha subito un trauma distorsivo alla caviglia destra durante una sessione di allenamento. Questo infortunio lo costringe a rinunciare alla convocazione e a tornare urgentemente a Torino per ricevere cure mediche. Il giovane talento si trova quindi a dover abbandonare il ritiro azzurro in un momento delicato per l'Italia.
Il tabellino delle assenze è pesante e arriva proprio in vista dell'atteso debutto contro la Norvegia, previsto per il prossimo 6 giugno ad Oslo. Questa sfida, cruciale nelle qualificazioni, si carica di ulteriori significati in virtù del sistema a gironi che non lascia spazio a passi falsi. Oltre a Locatelli, l'Italia deve già fare i conti con l'assenza di altri importanti elementi, tra cui Calafiori, Scalvini, Leoni, mentre è noto che Acerbi ha rifiutato la convocazione, spingendo Spalletti a chiamare Luca Ranieri della Fiorentina in suo luogo.
Le opzioni in difesa vedono la crescita delle quotazioni di Federico Gatti, che ha recuperato bene dopo un problema al perone e si è ben distinto negli ultimi allenamenti, tanto da candidarsi per affiancare Di Lorenzo e Bastoni, appena ritornati a Coverciano dall'ultima avventura in Champions dei loro club, insieme a Gianluigi Donnarumma. Questo trascorso è stato sottolineato dallo stesso Donnarumma, che ha commentato direttamente dal ritiro, evidenziando l'importanza delle prossime due partite: “Abbiamo due incontri fondamentali, serve la massima concentrazione. Il Mondiale è il nostro principale obiettivo e ci dobbiamo qualificare”. Non sono mancate parole di ringraziamento verso mister Spalletti: “Mi ha scritto, ed è stato di grande supporto. Adesso dobbiamo concentrarci sulla Norvegia”.
Nonostante l'amarezza di Locatelli, che non ha nascosto il suo dispiacere sui social esprimendo quanto per lui fosse importante la Nazionale, il gruppo azzurro mantiene alto il morale, con l'obiettivo di superare questo ostacolo iniziale del cammino verso il 2026. La sfida norvegese si presenta complessa, non solo per le defezioni, ma anche per l'importanza di partire con il piede giusto in un torneo che punta al massimo delle prestazioni.
Il calcio italiano si trova ora davanti a un banco di prova significativo. La capacità di Spalletti di sostenere la squadra e gestire le risorse sarà critica per traghettare l'Italia verso una qualificazione che punti a riscattare i sentimenti dei tifosi dopo la cocente sconfitta nella mancata partecipazione agli ultimi Mondiali. L'inclusione dei giovani, la riscoperta di vecchie glorie e la costruzione di un gruppo coeso saranno gli strumenti indispensabili di questo nuovo ciclo azzurro.