Pulisic: "Al Milan vivo il mio prime. Scudetto? È il nostro unico obiettivo"

L'attaccante statunitense rivela le sue ambizioni con il Milan e il suo amore per l'Italia: "Spero di giocare fino a 40 anni come Modric"

Pulisic: Al Milan vivo il mio prime. Scudetto? È il nostro unico obiettivo

Christian Pulisic, stella del Milan, ha rilasciato una lunga e interessante intervista a CBS Sports, nella quale ha toccato diversi temi, spaziando dai suoi obiettivi personali alle ambizioni di squadra, fino al suo rapporto con l'Italia. L'attaccante statunitense si è detto entusiasta del suo momento attuale, definendolo potenzialmente il suo 'prime': "Sono in una buona età, probabilmente nel momento migliore fisicamente. Ho imparato tanto, dico sempre che spero che il mio prime sia la prossima stagione perché questo è sempre il mio obiettivo, ma se questo è il mio prime, voglio godermelo. Sicuramente sento che sto attraversando il mio miglior momento nel calcio".

Inevitabile un commento sullo scudetto, obiettivo dichiarato del Milan: "Se non vincerlo renderebbe la nostra stagione negativa? È il nostro obiettivo, sicuramente, ma non voglio vederla dal lato negativo, pensando come sarà se non vinceremo. Faremo del nostro meglio e verremmo giudicati partita dopo partita. Ci sono state stagioni in cui non ho vinto niente, ma abbiamo fatto tante cose belle. Certo quando vinci quel trofeo non c’è nulla di paragonabile, vuol dire che il tuo lavoro viene ripagato". Le parole di Pulisic riflettono la determinazione del Milan nel voler competere per il titolo, pur senza farsi ossessionare dall'esito finale.

Pulisic è recentemente rientrato in campo a Parma dopo un periodo di stop forzato a causa di un infortunio. Un momento difficile per il giocatore, come lui stesso ha ammesso: "Quando succede è così frustrante... Ti vengono in mente tutti quei pensieri: 'Perché proprio adesso'? Le cose andavano così bene all'inizio della stagione... Per fortuna non credo sia la cosa peggiore che potesse capitarmi. Sono stato fuori un paio di settimane e ora sono già tornato, quindi sono fortunato che non sia andata peggio di così, cerco di vederla da una prospettiva positiva".

L'attaccante ha poi descritto la frustrazione di un calciatore costretto a stare lontano dal campo: "Come calciatore, i momenti in cui sei infortunato e non puoi giocare nei fine settimana sono i peggiori. Lavoriamo duramente per cercare di mantenerci in forma e di essere disponibili il più possibile e quei momenti possono essere davvero difficili perché vorresti solo tornare in campo e aiutare la tua squadra. È davvero dura, e poi sei lì sul lettino del fisioterapista a guardare la tua squadra che si allena... È una situazione difficile, ma penso che sia proprio quella sensazione a spingerti a voler tornare il più velocemente possibile. È stata dura, ma ora sono tornato e mi sento molto meglio". Proprio a causa di questo infortunio, Pulisic ha preferito non rispondere alla convocazione della nazionale statunitense: "Non credo fosse giusto per me andare in nazionale e giocare lì la mia prima partita dopo l'infortunio. Voglio solo assicurarmi di avere il tempo giusto per prendermi cura di me stesso e controllare che il mio bicipite femorale stia bene, permettendo ad altri di prendere il mio posto. Quindi penso che sia stata la decisione migliore per tutti in questo momento".

Pulisic ha poi parlato del suo ruolo all'interno dello spogliatoio rossonero: "Non mi faccio sentire molto a parole, sono riservato e silenzioso. Però sono cresciuto in carriera anche sotto questo punto di vista e non ho paura di dire la mia". Un leader silenzioso, ma sempre pronto a dire la sua quando necessario. L'attaccante ha confermato un aneddoto divertente riguardante l'arrivo di Luka Modric al Milan: "Non sapevo che fosse uscita questa cosa. Non so se io debba confermarlo, ma sì (ride, ndr). In teoria i nuovi dovrebbero cantare davanti alla squadra, ma quando sei Luka Modric, hai vinto il Pallone d’Oro e diverse Champions League, puoi anche non farlo. E poi non si dice no a nuovi iPhone (ride ancora, ndr)".

A differenza di Modric, Pulisic ha dovuto affrontare il tradizionale rito di iniziazione: "È stato imbarazzante. Ho cantato 'Party in the USA' di Miley Cyrus perché pensavo fosse adatta. È stato il peggior momento nel mondo. Lo ho odiato, ho visto persone così a disagio...". Un momento imbarazzante, ma che ha contribuito a creare un legame con i suoi nuovi compagni di squadra.

Infine, Pulisic ha espresso il suo amore per l'Italia: "Mi piace, mi piace la cultura italiana. Mi piacciono le persone, il cibo è anche molto buono. Se batte Londra? Sicuramente...". Un amore ricambiato dai tifosi rossoneri, che apprezzano le sue qualità tecniche e il suo impegno in campo. Guardando al futuro, Pulisic ha dichiarato: "Ci ho pensato, ma non so cosa farò. Dipende da dove mi porterà la mia carriera. Sicuramente passerò del tempo negli Stati Uniti, sono stato lontano dalla famiglia per tanto tempo. È difficile capire quando è il momento giusto di ritirarsi. A oggi vedo davanti a meno ancora una decina di anni di carriera. Voglio andare avanti il più a lungo possibile. Poi ora vedo Modric nello spogliatoio: questo ragazzo ha 40 anni e fa prestazioni da 10. Mi chiedo come faccia e spero di fare come lui". Un obiettivo ambizioso, ma che testimonia la sua grande passione per il calcio e la sua voglia di continuare a migliorarsi.

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Pubblicato Venerdì, 14 Novembre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Venerdì, 14 Novembre 2025

Marco P.

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Editore professionista appassionato di sport come calcio, padel, tennis e tanto altro. Sarò il vostro aggiornamento quotidiano sulle nuove release di giochi nel mondo delle slot machine da casino sia fisico che online e inoltre, anche cronista sportivo.


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