Emma Raducanu, la giovane e talentuosa tennista britannica, è ancora una volta al centro di una vicenda che ha suscitato non poca preoccupazione nel mondo del tennis. La sua sicurezza, infatti, è tornata sotto i riflettori dopo che un uomo, già noto per averla perseguitata in passato, ha tentato nuovamente di avvicinarsi a lei durante uno dei tornei più prestigiosi al mondo: Wimbledon.
La storia inizia a Dubai, quando l’atleta stava affrontando un match particolarmente delicato contro Karolina Muchova. Durante l’incontro, la giovane si è trovata costretta a interrompere il gioco e trovare riparo dietro la sedia del giudice, visibilmente provata dalla presenza inquietante dello stalker che tanto ha segnato le settimane precedenti. In quell’occasione, l'uomo era stato fermato dalle autorità dopo averle consegnato una lettera nel tentativo di convincerla a fare una foto insieme in un bar, nonostante l’atleta avesse già manifestato il proprio disagio nell’essere seguita nei suoi spostamenti, non solo a Dubai, ma anche a Singapore, Abu Dhabi e Doha. 'L’ho visto fin dal primo game e ho temuto di non riuscire a terminare il match', ha confessato Raducanu, aggiungendo che la tensione le rendeva difficile persino vedere la palla attraverso le lacrime e respirare normalmente. La dichiarazione della tennista ha nuovamente messo in luce quanto fosse pericolosa la situazione. Con il nome dell’uomo ora inserito nella lista delle persone non gradite, le autorità di Wimbledon hanno agito prontamente.
Il personale di sicurezza dell’All England Lawn Tennis Club ha identificato lo stalker nella lista d'attesa per l'acquisto degli ambitissimi biglietti e lo ha bloccato prontamente, impedendo ogni possibilità di partecipazione. La decisione è stata inevitabile, considerando che la sicurezza di eventi di tale portata spesso richiede piani dettagliati e misure drastiche per garantire il benessere degli atleti e degli spettatori. Emma Raducanu, che si è rivelata al mondo vincendo sorprendentemente gli US Open nel 2021 all'età di soli 18 anni, ha confessato come quest’esperienza abbia cambiato profondamente il suo modo di vivere le competizioni. 'Ora sono molto cauta ogni volta che esco', ha dichiarato. La consapevolezza del pericolo nasce spesso quando si è costretti a viva forza a confrontarsi con situazioni spiacevoli e la giovane campionessa ha deciso di adottare misure preventive per evitare il ripetersi di tali esperienze.
Non è la prima volta che Raducanu è costretta a confrontarsi con comportamenti molesti. In passato, un altro uomo si era presentato con insistenza di fronte alla porta di casa sua, costringendola a rivedere le proprie abitudini quotidiane. La ripetizione di tali episodi ha convinto gli organizzatori di Wimbledon a intensificare le misure di sicurezza per l’edizione corrente del torneo, che si svolgerà dal 30 giugno al 13 luglio. Sally Bolton, amministratore delegato del club, ha affermato che quest’anno verranno introdotte ulteriori precauzioni, compresa la presenza di poliziotti e militari sui campi di gioco. I giocatori sono stati inoltre incoraggiati a segnalare qualsiasi situazione potenzialmente rischiosa per assicurare un evento sicuro e sereno a tutti i partecipanti.
La vicenda di Raducanu è un chiaro esempio di come il successo e la notorietà possano esporre anche i giovani atleti a rischi inattesi. Mentre si spera che le misure adottate possano garantire la tranquillità di Emma e di tutti gli atleti coinvolti, il mondo del tennis rimane vigile nel proteggere i suoi beniamini, ricordando quanto sia importante non abbassare mai la guardia. La speranza è che episodi del genere possano ridursi sensibilmente in futuro, grazie all’implementazione di protocolli di sicurezza migliorati e all’educazione di un pubblico attento e rispettoso.