Le azioni di Nvidia hanno subito un calo del 4% a seguito di un report di The Information che indica come Meta stia valutando l'adozione degli acceleratori di intelligenza artificiale sviluppati da Google. Contestualmente, le azioni di Alphabet, la società madre di Google, hanno registrato un aumento del 4,2%, proseguendo il trend positivo iniziato lunedì con una crescita superiore al 6%. Anche Broadcom, coinvolta nello sviluppo dei chip AI di Google, ha visto un incremento delle proprie azioni di oltre il 2%, dopo un balzo dell'11% nella giornata precedente.
Secondo quanto riportato da The Information, Meta starebbe considerando l'utilizzo dei Tensor Processing Units (TPU) di Google nei propri data center a partire dal 2027. Inoltre, si prevede che nel 2026 Meta inizierà a noleggiare i TPU dalla divisione cloud di Google. La scelta di Meta di affidarsi agli acceleratori AI di Google rappresenterebbe una vittoria significativa per quest'ultima e una potenziale validazione dell'efficacia della sua tecnologia.
Google ha lanciato la prima generazione di TPU nel 2018, inizialmente per uso interno nell'ambito del proprio business di cloud computing. Da allora, l'azienda ha sviluppato versioni più avanzate dei suoi chip, progettate specificamente per l'elaborazione di compiti legati all'intelligenza artificiale. I TPU sono progettati per accelerare i carichi di lavoro di machine learning, offrendo prestazioni superiori rispetto alle tradizionali CPU e GPU in determinati scenari.
Nvidia rimane leader del mercato grazie alle sue GPU (Graphics Processing Units), diventate un componente fondamentale dell'hardware per le infrastrutture AI su larga scala. Le GPU di Nvidia sono particolarmente adatte per l'addestramento di modelli di deep learning, grazie alla loro capacità di elaborare grandi quantità di dati in parallelo. Tuttavia, i TPU di Google stanno intensificando la competizione nel mercato dei semiconduttori per l'AI, offrendo un'alternativa valida per alcune applicazioni specifiche.
Le aziende che sviluppano infrastrutture AI sono alla ricerca di una maggiore diversificazione delle fonti di approvvigionamento dei chip, al fine di ridurre la dipendenza da Nvidia. Meta è tra i maggiori investitori in infrastrutture AI, con una previsione di spese in conto capitale comprese tra 70 e 72 miliardi di dollari per quest'anno. Questo investimento massiccio sottolinea l'importanza strategica dell'AI per il futuro di Meta e la sua determinazione a rimanere all'avanguardia in questo campo.
Un portavoce di Google ha dichiarato: "Google Cloud sta riscontrando una crescente domanda sia dei nostri TPU che delle GPU NVIDIA; ci impegniamo a supportare entrambe le piattaforme, come abbiamo fatto per molti anni". Questa affermazione evidenzia la strategia di Google di offrire una gamma completa di soluzioni hardware per l'AI, in modo da soddisfare le diverse esigenze dei propri clienti.
Questi movimenti nel valore delle azioni delle aziende tecnologiche si verificano in un contesto di crescenti preoccupazioni tra gli investitori riguardo alla sopravvalutazione delle società tecnologiche e alla possibile formazione di una "bolla dell'intelligenza artificiale". Nonostante Nvidia abbia pubblicato la scorsa settimana previsioni di vendita per il trimestre in corso superiori alle attese, le azioni delle aziende tecnologiche hanno subito un calo successivo. Gli analisti finanziari stanno monitorando attentamente la situazione per valutare se l'entusiasmo per l'AI sia giustificato o se si tratti di una bolla speculativa destinata a sgonfiarsi.
La competizione nel mercato dei chip per l'AI è destinata a intensificarsi nei prossimi anni, con nuove aziende che entrano in gioco e tecnologie innovative che emergono costantemente. I TPU di Google rappresentano una sfida significativa per il dominio di Nvidia, ma quest'ultima sta rispondendo con nuove generazioni di GPU sempre più potenti ed efficienti. La battaglia per la supremazia nel mercato dei chip per l'AI avrà un impatto significativo sullo sviluppo e l'adozione dell'intelligenza artificiale in diversi settori, dalla guida autonoma alla sanità, dalla finanza all'intrattenimento.
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