La Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (TSMC), leader mondiale nella produzione di semiconduttori, ha intentato una causa legale contro il suo ex vicepresidente senior, Wei-Jen Lo, accusandolo di potenziale trasferimento di informazioni riservate a Intel. La notizia, che ha scosso l'industria tecnologica, arriva in un momento di crescente competizione globale nel settore dei chip, dove la proprietà intellettuale rappresenta un asset strategico fondamentale.
Secondo i legali di TSMC, sussiste un'"alta probabilità" che Lo, dopo essere passato a Intel, possa utilizzare o divulgare segreti commerciali e informazioni confidenziali acquisite durante il suo lungo periodo in TSMC. Questa potenziale violazione potrebbe causare danni significativi all'azienda taiwanese, aprendo la strada a richieste di risarcimento danni. La vicenda è ulteriormente complicata da un'indagine parallela condotta dalla procura taiwanese, che sospetta Lo di violazione della legge sulla sicurezza nazionale.
TSMC ha dichiarato che Lo, durante un colloquio con il consulente legale dell'azienda, Sylvia Fang, prima delle sue dimissioni, aveva affermato di voler entrare a far parte di un istituto accademico, confermando di aver compreso i termini degli accordi di non divulgazione e non concorrenza da lui firmati. Tuttavia, poco dopo, Lo è entrato a far parte di Intel come vicepresidente esecutivo. Questa mossa ha destato i sospetti di TSMC, che teme che Lo possa sfruttare le conoscenze acquisite in anni di lavoro per avvantaggiare il suo nuovo datore di lavoro.
Wei-Jen Lo ha lavorato in TSMC dal 2004, raggiungendo la posizione di vicepresidente senior nel 2014. Si è dimesso ufficialmente nel luglio 2024. TSMC ha precisato che, nel marzo 2024, Lo era stato trasferito a una divisione non coinvolta nella ricerca e sviluppo, ma avrebbe continuato a incontrare i dipendenti di questi reparti, ottenendo informazioni sulle tecnologie avanzate di TSMC, comprese quelle attuali, pianificate e future. Questo aspetto solleva interrogativi sulla reale natura del suo ruolo negli ultimi mesi in TSMC e sulla possibilità che abbia deliberatamente raccolto informazioni sensibili in vista del suo passaggio a Intel.
Intel, per il momento, ha preferito non rilasciare commenti ufficiali sulla vicenda. Tuttavia, la scorsa settimana, il CEO di Intel, Lip-Bu Tan, ha respinto le accuse di coinvolgimento di Intel nel presunto furto di tecnologie TSMC, definendole "rumori e speculazioni" senza fondamento. Ha inoltre sottolineato il rispetto di Intel per la proprietà intellettuale altrui. Nonostante le smentite, la causa intentata da TSMC getta un'ombra sulla competizione tra le due aziende e solleva interrogativi sull'etica e la legalità delle pratiche di reclutamento nel settore tecnologico.
La battaglia legale tra TSMC e Wei-Jen Lo si preannuncia lunga e complessa, con potenziali implicazioni significative per l'industria dei semiconduttori. La decisione del tribunale potrebbe creare un precedente importante in materia di spionaggio industriale e protezione della proprietà intellettuale, definendo i limiti di ciò che è considerato lecito nella competizione tra aziende tecnologiche. Resta da vedere se Intel sarà coinvolta direttamente nella causa e quali prove saranno presentate da entrambe le parti per supportare le proprie affermazioni.
L'evoluzione di questa vicenda sarà seguita con attenzione da tutto il settore, in quanto potrebbe influenzare le strategie di reclutamento e le politiche di protezione della proprietà intellettuale delle aziende tecnologiche a livello globale. In un'era di crescente competizione e rapidi progressi tecnologici, la protezione dei segreti industriali è diventata una priorità assoluta per le aziende che cercano di mantenere un vantaggio competitivo.
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