Un nuovo standard di licenza sta promettendo di cambiare le regole del gioco per le aziende tecnologiche e i creatori di contenuti sul web. Il Really Simple Licensing (RSL) consentirà alle aziende media di definire le condizioni di accesso e pagamento per l'utilizzo dei propri contenuti da parte dei bot di intelligenza artificiale (AI), offrendo un livello di controllo senza precedenti.
Annuciato il 10 settembre 2025, l'RSL si basa sul protocollo esistente di robots.txt, utilizzato dai siti web per indicare ai motori di ricerca quali sezioni del sito possono essere esplorate. Tuttavia, a differenza del sistema precedente che semplicemente consentiva o negava l'accesso, l'RSL aggiunge un nuovo livello di complessità, permettendo di inserire condizioni di licenza e richieste di pagamento direttamente all'interno del file robots.txt. Queste condizioni possono essere estese a libri online, video e set di dati formativi per l'AI.
Sostenuto da grandi aziende come Reddit, Yahoo, Medium, Quora, IGN e People Inc., l'RSL rappresenta una rivoluzione nella gestione dei contenuti online. Alla guida di questa iniziativa troviamo l'organizzazione non-profit RSL Collective, diretta da personalità di spicco come Eckart Walther e Doug Leeds. Walther, co-autore dello standard Really Simple Syndication (RSS), ha spiegato che l'obiettivo è creare un modello di business scalabile per l'intero internet.
Il nuovo standard supporta diverse modalità di licenza, comprese quelle gratuite. I proprietari dei siti possono chiedere alle compagnie di AI di sottoscrivere abbonamenti o pagare per ogni scansione effettuata. In alternativa, possono introdurre una tariffa per il "pay-per-output", permettendo ai siti di ricevere compensi quando un modello di AI fa riferimento ai loro contenuti nei suoi risultati.
Questa innovativa soluzione si distingue nettamente da precedenti iniziative come il sistema di "pay-per-crawl" proposto da Cloudflare. Per garantire il rispetto delle nuove disposizioni, RSL Collective collabora con la rete di distribuzione di contenuti Fastly. Leeds, co-leader dell'iniziativa, descrive Fastly come il "bouncer" all'ingresso di un club, che consente l'accesso solo ai bot AI che rispettano la politica di licenza.
La speranza è che, unito agli sforzi dei principali editori online, RSL diventi lo standard de facto per la licenza di contenuti nel contesto AI. Tuttavia, il suo successo dipenderà dalla capacità di convincere i grandi player del settore ad adottare il sistema. Ci sono già stati numerosi contenziosi legali contro sviluppatori di AI, accusati di ignorare i file robots.txt, intentati da giganti come Reddit e Getty Images. L'iniziativa RSL mira a semplificare la procedura, rendendo il riconoscimento e il rispetto dei diritti d'autore parte integrante del processo di formazione delle AI.
Il parallelo con l'industria musicale è evidente: l'RSL potrebbe funzionare in maniera simile a organizzazioni per la gestione dei diritti, come ASCAP. Tuttavia, il contesto legale per il data mining e l'uso dei media per l'AI è ancora incerto. Molteplici cause legali sono in corso, tentando di definire come e quanto può essere utilizzato il contenuto senza incorrere in violazioni.
Con il supporto di numerosi giganti nel settore dei media e della tecnologia, l'RSL ha le carte in mano per ridefinire come i contenuti digitali vengono utilizzati e monetizzati, aprendo nuove strade per la protezione della proprietà intellettuale nell'era dell'intelligenza artificiale.