USA alla conquista dell'orbita terrestre più bassa con 'dischi volanti' spaziali

Le forze spaziali statunitensi sperimentano satelliti a forma di disco per operare in orbite estreme, aprendo nuove frontiere nell'osservazione terrestre e nelle comunicazioni

USA alla conquista dell'orbita terrestre più bassa con 'dischi volanti' spaziali

La sfida dei detriti spaziali è destinata ad aggravarsi, mentre le Forze Spaziali degli Stati Uniti mirano a colonizzare l'orbita terrestre bassissima (VLEO), dove i satelliti tradizionali sopravvivono solo poche settimane. La soluzione? Satelliti miniaturizzati a forma di disco, progettati per minimizzare la resistenza atmosferica.

Il primo test di questi 'dischi volanti', chiamati DiskSat, è imminente. Un contratto con Rocket Lab, del valore di 14,4 milioni di dollari a carico dei contribuenti statunitensi, prevede il lancio di quattro prototipi tramite la missione STP-S30, realizzata per le Forze Spaziali USA e la NASA. Inizialmente prevista per la primavera del 2026, la missione è stata accelerata e dovrebbe iniziare il 18 dicembre 2025.

I DiskSat, sviluppati da Aerospace Corporation con finanziamenti NASA, rappresentano una piattaforma innovativa: dischi piatti di circa 1 metro di diametro. A differenza dei CubeSat, la loro forma massimizza l'esposizione solare (fino a 100W di energia), aumenta lo spazio per antenne e strumenti, e permette un orientamento 'di taglio' per ridurre la resistenza atmosferica. Caratteristiche impossibili per i CubeSat tradizionali.

Il lancio prevede il rilascio dei satelliti da una speciale cassetta a un'altitudine di circa 550 km. L'obiettivo è dimostrare la fattibilità di operazioni sostenibili nella VLEO (sotto i 300 km), dove la forte resistenza atmosferica normalmente condanna i satelliti a una vita brevissima. I DiskSat utilizzeranno i propri motori per raggiungere autonomamente questa orbita.

Grazie a sistemi di propulsione elettrica, i satelliti potranno manovrare e mantenere la loro orbita. Questo apre la strada a immagini della Terra ad alta risoluzione, comunicazioni migliorate e nuove applicazioni in ambito scientifico e della difesa. Ulteriori esperimenti testeranno sistemi di comunicazione e monitoraggio dell'ambiente spaziale. Il successo di questa missione potrebbe rivoluzionare la progettazione dei satelliti del futuro.

L'importanza di questa missione risiede nella crescente necessità di accedere all'orbita VLEO. Questa zona, situata a un'altitudine inferiore rispetto alle orbite tradizionali, offre vantaggi significativi in termini di risoluzione delle immagini e latenza delle comunicazioni. Tuttavia, la forte resistenza atmosferica rappresenta una sfida tecnica notevole. I DiskSat, con il loro design innovativo, potrebbero rappresentare la chiave per superare questo ostacolo.

Inoltre, questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di crescente interesse verso lo spazio da parte di attori governativi e privati. La corsa allo spazio è ripresa con vigore, e l'accesso a nuove orbite e tecnologie è fondamentale per mantenere la competitività e sviluppare nuove applicazioni. La missione STP-S30 rappresenta un passo importante in questa direzione, aprendo la strada a nuove possibilità e sfide per l'esplorazione e l'utilizzo dello spazio.

Oltre alle applicazioni già menzionate, i satelliti DiskSat potrebbero essere utilizzati per monitorare i cambiamenti climatici, prevedere disastri naturali e migliorare la gestione delle risorse naturali. La loro capacità di operare a bassa quota e di raccogliere dati ad alta risoluzione li rende strumenti preziosi per affrontare le sfide globali che il mondo si trova ad affrontare.

In conclusione, la missione STP-S30 rappresenta un'iniziativa ambiziosa e promettente che potrebbe rivoluzionare l'accesso all'orbita terrestre bassissima e aprire la strada a nuove applicazioni spaziali. Il successo di questa missione dipenderà dalla capacità dei DiskSat di superare le sfide tecniche legate alla forte resistenza atmosferica, ma i primi risultati sono incoraggianti e lasciano ben sperare per il futuro.

Pubblicato Mercoledì, 17 Dicembre 2025 a cura di Anna S. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 17 Dicembre 2025

Anna S.

Anna S.

Anna è una giornalista dinamica e carismatica, con una passione travolgente per il mondo dell'informatica e le innovazioni tecnologiche. Fin da giovane, ha sempre nutrito una curiosità insaziabile per come la tecnologia possa trasformare le vite delle persone. La sua carriera è caratterizzata da un costante impegno nell'esplorare le ultime novità in campo tecnologico e nel raccontare storie che ispirano e informano il pubblico.


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