L’inchiesta de Le Iene, firmata da Stefano Corti, continua a far luce sul mondo sommerso delle scommesse illegali, portando alla ribalta nuovi elementi inquietanti. Dopo l’emersione dei primi dodici calciatori di Serie A ufficialmente indagati, la trasmissione ha raccolto la testimonianza di "Marco", un giovane che afferma di aver fatto parte attiva del sistema.
Secondo quanto raccontato, si tratterebbe di una rete ben organizzata che opera attraverso piattaforme non autorizzate dai monopoli di Stato, completamente al di fuori di qualsiasi forma di regolamentazione. Le scommesse vengono effettuate in contanti, per sfuggire a ogni controllo, e il cuore dell’attività è una sala poker clandestina, diventata punto di ritrovo per giocatori e luogo di reclutamento di nuovi partecipanti. Qui, promesse di vincite facili e totale anonimato attraggono sempre più persone, spesso provenienti dal mondo sportivo.
Un sistema opaco e pericoloso che, secondo la testimonianza, intreccia gioco d’azzardo e calcio professionistico, facendo emergere interrogativi allarmanti sulla permeabilità dello sport a dinamiche illecite e sull’urgenza di maggiori controlli.
Fonte: Jamma.it