Marzio Govoni, Presidente della fondazione Isscon-Federconsumatori, ha espresso al convegno "Gioco legale: serve una riforma" l'urgenza di affrontare i numeri impressionanti del settore del gioco d'azzardo. Si prevede che la raccolta per i giochi possa arrivare a 250 miliardi di euro entro il 2030, una cifra che solleva preoccupazioni tra gli operatori di gioco, poiché non considera le vincite restituite ai giocatori.
Tra i dati allarmanti, Govoni ha sottolineato che 22 miliardi di euro di spesa equivalgono alla perdita dello stipendio medio di 1,3 milioni di italiani. Ha anche messo in evidenza il legame tra gioco e riciclaggio di denaro, particolarmente evidente nelle aree più svantaggiate e nel gioco online, come riportato dall'ultimo rapporto della CGIL.
Govoni richiama l'attenzione degli amministratori locali su un problema che ha un impatto significativo sul tessuto sociale e avverte contro la rimozione di strumenti di controllo come il distanziometro e i limiti orari. Nonostante la negazione di un'epidemia di gioco d'azzardo, l'ISS segnala che 1,5 milioni di italiani sono giocatori problematici, con solo l'1% in trattamento, evidenziando l'ampiezza della sfida. Govoni paragona anche la situazione alla storica pubblicità ingannevole legata al fumo, suggerendo che simili tattiche siano utilizzate per il gioco d'azzardo.
Fonte: agimeg.it