Tasse USA, ostacolo per la Fifa: a rischio il nuovo Mondiale per Club
Le nuove politiche fiscali promosse da Donald Trump potrebbero mettere seriamente a rischio i piani della Fifa per la prima edizione del rinnovato Mondiale per Club, previsto negli Stati Uniti. Secondo quanto riportato dal Guardian, l’organizzazione guidata da Gianni Infantino è attualmente impegnata in complesse trattative con le autorità americane, dopo aver fallito nel tentativo di ottenere esenzioni fiscali per i 32 club partecipanti.
Il nuovo torneo, presentato a marzo con grande enfasi, prevede un montepremi record da 1 miliardo di dollari — di cui fino a 125,8 milioni destinati alla squadra vincitrice — ma l’assenza di accordi fiscali rischia di compromettere il valore reale dei premi. I club coinvolti, infatti, potrebbero essere costretti a versare decine di milioni in tasse alle autorità statunitensi, oltre a quelle già dovute nei rispettivi Paesi.
Per il Mondiale del 2026, la Fifa era riuscita a ottenere significative esenzioni fiscali, comprese quelle su imposte locali, statali e sulla vendita dei biglietti. Tuttavia, il calendario più serrato del Mondiale per Club non ha permesso margini di manovra simili, rendendo più difficile ottenere agevolazioni analoghe in tempi utili.
Nonostante le difficoltà, la Fifa continua a negoziare con l'obiettivo di garantire parità di trattamento a tutte le squadre coinvolte. Fonti vicine al dossier parlano di “grandi sforzi diplomatici” negli ultimi mesi per trovare una soluzione, anche a livello politico. Non a caso, Infantino ha incontrato per ben due volte Donald Trump nel mese di marzo, presentandogli il trofeo del nuovo torneo direttamente nello Studio Ovale.
La Fifa non ha rilasciato commenti ufficiali, ma fonti informate assicurano che l’organizzazione sta fornendo pieno supporto ai club in vista del rispetto delle normative fiscali statunitensi, sperando in un’intesa che possa salvare il torneo e preservarne l’appeal economico.
Fonte: Sportmediaset