Durante l'ultima Assemblea Generale dell'EFC tenutasi a Roma, il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha espresso il suo appoggio alla decisione della Lega Serie A di far giocare la partita tra Milan e Como a Perth, in Australia. Tuttavia, Infantino ha posto un forte accento sull'importanza di stabilire regolamentazioni chiare per prevenire quella che potrebbe diventare una pratica diffusa e potenzialmente dannosa per la struttura stessa del calcio internazionale.
Durante il suo intervento, Infantino ha sottolineato che, pur comprendendo l'attrattiva di offrire eventi sportivi di primo piano in mercati nuovi ed emergenti, è essenziale che tali iniziative si svolgano in un quadro regolamentare ben definito. "Vogliamo che tutti giochino dove vogliano, però vogliamo una cosa con delle regole", ha dichiarato Infantino, avvertendo che una vera e propria deregulation potrebbe compromettere l'integrità delle competizioni sia a livello nazionale che internazionale.
L'iniziativa di ospitare una partita di Serie A in Australia rappresenta un'occasione unica per espandere ulteriormente il brand e il fascino del calcio italiano. Tuttavia, Infantino ha messo in guardia contro il rischio di considerare questa una nuova norma senza una regolamentazione adeguata. "È stata una proposta della Lega Italiana però va regolato in ogni caso, la deregulation in questo campo non aiuta nessuno", ha aggiunto, evidenziando la necessità di affrontare tali decisioni con una visione più ampia e lungimirante.
La discussione sulla regolamentazione del calcio internazionale è stata ulteriormente alimentata dai recenti commenti di Zlatan Ibrahimovic, noto attaccante, il quale ha suggerito che i giocatori dovrebbero essere convocati in Nazionale solo quando strettamente necessario. Infantino ha accolto positivamente questa osservazione, ribadendo l'importanza di rivedere e ottimizzare i complessi calendari delle competizioni per ridurre l'usura fisica sugli atleti. "Il mondo muove, il mondo gira", ha detto Infantino, evidenziando il crescente carico di partite che i giocatori sono chiamati a sostenere.
In un quadro di crescente internazionalizzazione del calcio, Infantino ha inoltre parlato del futuro prossimo con l'avvicinarsi dei Mondiali 2026. L'Egitto ha già confermato la propria partecipazione e l'Arabia Saudita potrebbe presto unirsi alla competizione. Sebbene queste decisioni possano sollevare dibattiti politici, specialmente considerando le opinioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, Infantino ha assicurato che la FIFA è in comunicazione con le autorità americane per risolvere eventuali problemi burocratici che potrebbero ostacolare la partecipazione delle squadre e dei tifosi all'evento negli Stati Uniti.
Infantino ha garantito che non ci saranno difficoltà in termini di visti per le delegazioni partecipanti e ha espresso l'impegno della FIFA a rendere l'esperienza del Mondiale accessibile anche ai tifosi, promettendo aggiornamenti positivi in tempi brevi. In sintesi, mentre l'idea di disputare partite di campionato all'estero può sembrare una mossa strategicamente vantaggiosa, Infantino ci ricorda che il cuore pulsante del calcio risiede nella sua gestione ben organizzata e nella passione condivisa di milioni di tifosi e giocatori. L'ecosistema calcistico deve evolversi con cautela per garantire spettacoli entusiasmanti e una governance sostenibile per il futuro dello sport a livello globale.