Quando Ibrahimovic sfiorò la maglia della Roma: Retroscena inaspettato

Zlatan rivela una trattativa con la Roma mai conclusa nel 2006: Mido fu scelto al suo posto, un episodio che i tifosi giallorossi non dimenticano

Quando Ibrahimovic sfiorò la maglia della Roma: Retroscena inaspettato

Il mondo del calciomercato è un universo affascinante e spesso imprevedibile, in grado di regalare grandi emozioni ai tifosi e, talvolta, anche qualche rimpianto. Questo è il caso della Roma, i cui sostenitori avranno sicuramente sospirato di sorpresa alle recenti dichiarazioni di Zlatan Ibrahimovic, il bomber svedese noto per il suo carisma e la sua straordinaria carriera nel calcio internazionale. Durante un recente incontro dell'Eca, tenutosi in presenza dei vertici della famiglia Friedkin, attuali proprietari del club capitolino, Ibrahimovic ha riportato alla memoria una curiosa vicenda che affonda le radici nel lontano 2006.

In quella stagione, infatti, Ibrahimovic era stato vicinissimo all'approdo alla Roma, un passaggio che sembrava certo ma che, alla fine, non si concretizzò mai. "C'è stato un momento in cui ero vicino ad andare in una squadra italiana," ha ricordato sorridendo lo svedese, aggiungendo con una certa ironia: "ma non dirò il nome perché c'è un mio amico che tifa l'altra squadra di questa città e mi deve dare un passaggio a casa." Il riferimento non ha lasciato spazio a dubbi e il pensiero è andato subito alla decisione della Roma di puntare su Mido, un attaccante egiziano che non riuscì mai a impattare come sperato nella capitale italiana, mancando di segnare anche un solo gol durante la sua parentesi giallorossa. Al contrario, Ibrahimovic avrebbe poi calcato i campi italiani con Juventus, Inter e Milan, lastricando la sua carriera di reti e successi memorabili.

Ma la storia non si ferma qui. Ibrahimovic ha infatti raccontato di un altro legame particolare con il calcio italiano e mondiale, parlando del prossimo appuntamento con i mondiali di calcio. L'attaccante ha infatti esternato il suo personale tifo per il Brasile, in virtù dell'amicizia che lo lega a Carlo Ancelotti, allenatore che ora guida una delle formazioni più titolate e attese sulla scena globale: "Chi vince il Mondiale? La Svezia non è qualificata, io spero il Brasile. Direi loro per il mio amico Ancelotti. Tiferò per loro. Ha il tocco magico chissà che non trasformi in oro anche quello." Un augurio che sottolinea quanto il calcio sappia legare culture e talenti oltre ogni confine.

La narrazione di Ibrahimovic non è solo un racconto nostalgico, ma offre uno spaccato di come le dinamiche del calcio possano influenzare carriere e destini, in modo spesso imprevedibile. Se il talento dello svedese avesse calcato l'Olimpico, la storia della Roma e forse dell'intero calcio italiano avrebbe preso pieghe inaspettate. Oggi, mentre il mondo si prepara a vivere un nuovo appuntamento mondiale, le parole di Ibra ripropongono uno scenario suggestivo e nostalgico, rievocando quelle trattative che, alla loro maniera, fanno parte del mito del calcio stesso.

Pubblicato Mercoledì, 08 Ottobre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Mercoledì, 08 Ottobre 2025

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