La Juventus è attualmente in un fervente processo di rinnovamento, particolarmente concentrato sul reparto difensivo. Una delle ultime e più rilevanti operazioni è stata la cessione di Alberto Costa, giovane di grande potenziale che ha recentemente lasciato la squadra torinese. Nonostante il giocatore avesse iniziato a integrarsi proficuamente nel nuovo schema difensivo di Igor Tudor, le necessità del mercato hanno prevalso, portando alla sua partenza. Lo Sporting CP ha acquisito Costa con un'offerta di circa venti milioni di euro, permettendo alla Juventus di capitalizzare l'investimento iniziale con una significativa plusvalenza.
Questa transazione è solo un tassello di una più ampia strategia che vede la Juventus impegnata in complesse trattative con le più importanti squadre portoghesi. L'obiettivo dichiarato è l'acquisizione di un altro giovane di grande prospettiva: Francisco Conceição. Tuttavia, la strada non è priva di ostacoli. Il Porto, il club attuale di Conceição, ha rifiutato un'offerta iniziale di ventidue milioni di euro presentata da Damien Comolli. La contrattazione continua serrata, con il Porto deciso a ottenere almeno venticinque milioni di euro, e i fondi ottenuti dalla cessione di Costa potrebbero risultare decisivi per il successo della trattativa nei prossimi giorni.
Con la partenza di Costa, il tecnico Tudor si trova a dover affrontare la necessità di riempire prontamente il gap sulla fascia difensiva. Tra i nomi più discussi come possibile sostituto spicca quello di Dodo, attualmente in forza alla Fiorentina. Tuttavia, l'acquisizione del terzino brasiliano si prospetta complessa, poiché i viola cercano una contropartita economica non inferiore a trenta milioni di euro.
Queste numerose manovre di mercato delineano chiaramente la visione strategica della Juventus, che punta a un significativo ritorno ai vertici del calcio europeo. La dirigenza sta adottando un approccio agile, pronto a cogliere le migliori opportunità del mercato per bilanciare la necessità di competitività immediata con lo sviluppo dei talenti per il futuro. Questa fase di cambiamento riflette l'ambizione del club di riposizionarsi non solo a livello nazionale ma anche internazionale, in un contesto calcistico che richiede adattabilità e evoluzione costanti.