Elon Musk
, il visionario miliardario, ha nuovamente attirato l'attenzione dei media mondiali con un'audace mossa strategica. Nel febbraio di quest'anno, Musk, uno dei padri fondatori di
OpenAI
, ha avanzato una proposta per acquistare il rinomato startup per la sorprendente cifra di 97,4 miliardi di dollari. Questo tentativo di acquisizione, emerso attraverso documenti legali durante recenti udienze giudiziarie, ha svelato il coinvolgimento di un partner di alto profilo:
Mark Zuckerberg
, fondatore di Facebook e attuale CEO di
Meta Platforms
.
Il rapporto tra Musk e Zuckerberg, storicamente complesso e spesso teso, ha assunto una nuova dimensione con la proposta di collaborazione per l'acquisizione. Tuttavia, Zuckerberg ha declinato l'iniziativa, rifiutando di unire le forze nonostante l'opportunità senza precedenti di influenzare il percorso di una delle più promettenti aziende nel panorama dell'intelligenza artificiale. Questo rifiuto emerge chiaramente nei documenti presentati durante il processo.
OpenAI, che Musk ha contribuito a fondare nel 2015 e da cui si è allontanato nel 2019, è riemerso come un suo interesse dopo il roboante debutto di
ChatGPT
nel 2022. Tale attrazione ha spinto Musk a tentare di riportare il controllo della startup sotto la sua influenza. Durante le udienze, i rappresentanti di OpenAI hanno dichiarato di avere prove concrete delle interazioni tra Musk e Zuckerberg, confessioni che lo stesso Musk ha ammesso sotto giuramento.
In risposta a queste rivelazioni, OpenAI ha depositato una petizione presso un giudice federale degli Stati Uniti. La richiesta mira a obbligare Meta a fornire documenti e trascrizioni dei negoziati riguardanti qualsiasi tentativo di acquisizione della società. Gli avvocati di OpenAI sperano di far luce sui motivi dietro questa proposta, esplorando anche eventuali tentativi di ristrutturazione e ricapitalizzazione avviati da Meta. Queste indagini potrebbero rivelare ulteriori dettagli sui piani di Musk e spiegare le sue motivazioni.
Meta, dal canto suo, ha resistito a tali richieste, sostenendo che OpenAI dovrebbe rivolgersi direttamente a Musk e alla sua nuova impresa,
xAI
, per ottenere i documenti necessari. Secondo Meta, le loro discussioni interne su una possibile ristrutturazione di OpenAI non sono pertinenti alla proposta di Musk e non dovrebbero essere obbligate a consegnare informazioni non correlate.
La controversia legale ha ricevuto un ulteriore impulso quando la giudice federale
Yvonne Gonzalez Rogers
ha ordinato a Musk di rispondere alle accuse di OpenAI. Quest'ultima accusa Musk di voler deliberatamente danneggiare la startup con una proposta falsa di acquisto, affermando che l'intento reale fosse destabilizzare l'azienda. Musk ha espresso preoccupazioni sull'evoluzione commerciale di OpenAI, che, secondo lui, avrebbe tradito i principi fondanti del progetto mirato a creare un'IA benefica per l'intera umanità.
In un controricorso depositato nell'aprile di quest'anno, OpenAI ha percorso la via legale per difendere la sua posizione, con le audizioni che inizieranno la prossima primavera. Questo caso ha il potenziale di rimodellare il futuro di OpenAI e di influenzare l'intero panorama dell'intelligenza artificiale.
Con il progredire della vicenda legale, il mondo guarda con attenzione come si svilupperanno questi appuntamenti importanti in tribunale e che impatti avranno sui due colossi tecnologici e sul futuro dell'intelligenza artificiale.
