Spalletti esalta Gasperini: "È il Sacchi del calcio moderno, da lui solo lezioni"

L'allenatore della Juventus tesse le lodi del collega dell'Atalanta e svela: "Bremer titolare, Milik convocato"

Spalletti esalta Gasperini: È il Sacchi del calcio moderno, da lui solo lezioni

In vista del big match contro la Roma, valido per la sedicesima giornata di Serie A, il tecnico della Juventus, Luciano Spalletti, ha speso parole di grande ammirazione per il collega Gian Piero Gasperini. "Da Gasperini c'è sempre da imparare", ha dichiarato Spalletti in conferenza stampa. "Il 'Gasp-brand' è un modello di fabbrica, ormai tutti lo imitano. Le sue squadre ti aggrediscono, ti saltano addosso. È come Sacchi, ha inventato un modo di giocare al calcio".

Sul fronte formazione, Spalletti ha annunciato il ritorno da titolare di Bremer, mentre le condizioni di Cabal e Rugani sono ancora da valutare. Buone notizie invece per Milik, che torna tra i convocati dopo un lungo periodo di assenza. A proposito di Milik, Spalletti ha scherzato su un presunto aneddoto riguardante David, attaccante bianconero, smentendo le voci secondo cui il giocatore non parteciperebbe alle cene di squadra: "Hanno fatto bene a non portarlo a cena, la prima volta ha grattato il parmigiano sulla pasta con le vongole!"

Tornando seri, Spalletti ha analizzato il momento della sua Juventus, reduce dalla vittoria contro il Bologna. "Mi ha fatto piacere vedere quel miglioramento che deve essere il nostro modo di proiettarci verso un calcio attuale. L'hanno fatto in una partita tosta, difficile, e penso che questo possa determinare un'evoluzione per raggiungere altri obiettivi. Dobbiamo mantenere questo livello nel lungo periodo, è questo che fa la differenza".

La conferenza stampa è stata anche l'occasione per approfondire il pensiero di Spalletti su Gasperini. "È uno di quelli che mi ha sempre incuriosito, il suo modo di fare, di ragionare. Da Gasperini c'è da imparare, il 'Gasp-brand' è un modello di fabbrica, ormai tutti lo fanno. Anche a Crotone faceva così, usava questo uomo contro uomo anche se era meno integralista. Le sue squadre ti vengono addosso. Tutti gli ex calciatori da lui allenati giocano come lui: Palladino, Juric, Bocchetti e ora Modesto. Trasforma i giocatori e, se non sei al suo livello, trova i difetti e ti smaschera le debolezze. È difficile trovare gli spazi contro le sue squadre, perché con il suo modo asfissiante riesce a non farti esprimere il tuo gioco. Devi andare oltre i duelli, altrimenti rischi di fare la loro partita. Guarda la Roma attuale: è trasformata dal punto di vista della qualità. È come Sacchi, ha inventato un modo di giocare al calcio".

Alla domanda se questa Juventus lo diverta, Spalletti ha risposto: "Essere belli dipende anche dall'essere affascinanti per gli sportivi. È meglio avere gli abiti stropicciati ed essere disponibili in partita. Il bello è l'intensità, correre dietro al tuo avversario. In questo calcio devi andare forte e anticipare le cose che ti capiteranno. La cosa più importante è prevedere, altrimenti rischi di non trovare spazi. Noi abbiamo margini di miglioramento e dovremo vedere se riusciremo a trovarli, perché le situazioni cambiano rapidamente durante la partita e devi essere bravo a riconoscerle subito. Devi essere impulsivo nel saperlo riconoscere".

Infine, Spalletti ha parlato di alcuni singoli, come Yildiz e McKennie, definiti giocatori perfetti per il calcio moderno, e di Cambiaso, di cui ha elogiato la capacità di fare tutto. "Cambiaso mi piace perché sa fare tutto, però in questo momento ho preferito togliergli dei pezzi di partita, perché è un po' sotto il suo livello. Lui ci è rimasto male perché capisce questa cosa e perché è arrabbiato con se stesso. Abbiamo parlato e ci sono dati che lo confermano. Lui è uno che legge i dati che gli vengono mandati sul cellulare, perché è molto autocritico. Questo è molto positivo, perché l'arroganza è inallenabile. Lui è un calciatore modello a livello di caratteristiche". Sul fronte mercato, Spalletti ha dichiarato di non essere interessato al momento, ribadendo la fiducia nella rosa attuale. "Del mercato non ho parlato con la società e non mi interessa, perché è un discorso che abbiamo affrontato all'inizio. Io non vado a dire niente se qualcuno non viene a chiedermelo. Locatelli mi sta piacendo, poi lui ha caratteristiche per dare equilibrio, ma ha anche i piedi per giocare a calcio. Lui deve accorciare il possesso palla, ma Koopmeiners può farlo, Miretti anche. Thuram sta iniziando a fare le cose giuste. Noi siamo tranquilli, ma se fosse necessario ne parlerò con la società".

In conclusione, Spalletti ha sottolineato l'importanza di creare delle "belle abitudini" e di giocare sempre "da Juventus", a prescindere dall'avversario. "Noi vogliamo giocare da dietro e non in orizzontale, però dipende dall’avversario, perché loro ti vengono addosso anche sul portiere. Adesso il giocatore libero è il portiere e dobbiamo valutare quello. Poi dobbiamo vedere se senza Koopmeiners saremo bravi a uscire da dietro. Non c'è una muta per le partite facili o difficili, noi dobbiamo mettere tutta la forza che abbiamo sapendo che sarà una partita difficile. Devi agire e non reagire. Noi dobbiamo fare le cose da Juventus a prescindere da con chi giocherai. Mi aspetto di incidere in tutto quello che è giocare una partita in generale".

Pubblicato Venerdì, 19 Dicembre 2025 a cura di Marco P. per Infogioco.it

Ultima revisione: Venerdì, 19 Dicembre 2025

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