Il mondo della MotoGP è spietato, dove la competizione non si gioca solo sull'asfalto ma anche, e soprattutto, nella mente dei piloti. Hervé Poncharal, figura storica del paddock e ormai ex boss del team KTM Tech3, ha offerto una lettura interessante sulla stagione difficile di Francesco "Pecco" Bagnaia nel 2025. Secondo Poncharal, il campione in carica avrebbe subito un contraccolpo psicologico notevole a causa dell'arrivo e delle performance di Marc Marquez nel team ufficiale Ducati.
L'annata di Bagnaia era iniziata con grandi aspettative, con molti appassionati e addetti ai lavori che pregustavano un duello epico con Marquez, compagno di squadra. Tuttavia, mentre lo spagnolo dominava la stagione, conquistando il suo settimo titolo nella classe regina con una serie impressionante di vittorie, l'italiano faticava a trovare il ritmo, scivolando al quinto posto in classifica e concludendo gli ultimi Gran Premi senza punti. Un declino inaspettato per un pilota del suo calibro.
Durante la stagione, Bagnaia aveva attribuito le sue difficoltà a una presunta incompatibilità tra il suo stile di guida e le caratteristiche della GP25. La vittoria dominante ottenuta nel Gran Premio del Giappone aveva alimentato ulteriormente l'enigma dietro il suo calo di rendimento. Come poteva un pilota in difficoltà trionfare in modo così netto in una singola gara?
Poncharal, con la sua lunga esperienza nel Motomondiale e la capacità di aver visto crescere numerosi talenti, suggerisce che Bagnaia abbia combattuto una battaglia interiore per tutto l'anno, cercando di dare un senso alle proprie difficoltà. "Che mistero, come spiegarlo", ha dichiarato Poncharal ai microfoni di MotoGP. "Soprattutto quando hai visto che, fuori dal suo incubo, c'è stata un'incredibile vittoria in Giappone. Non sono il signor So-tutto-io e non voglio neanche sembrarlo, ma chiaramente si gioca tanto nella testa. Tanto, tanto, tanto".
Il manager francese ha poi aggiunto: "Di sicuro Pecco sa ancora come si guida una moto. La Ducati, secondo me, è ancora – anche se il margine è minore – la miglior moto in pista. E lui conosce la sua squadra, la sua squadra conosce lui. Quindi, secondo me, non c'è alcun motivo, nessun motivo reale".
Poncharal sospetta che la velocità di Marquez su una moto identica abbia avuto un impatto significativo sulla psiche di Bagnaia. Ha ricordato come altri piloti avessero faticato a tenere il passo di Valentino Rossi quando il suo team Tech3 utilizzava le moto satellite della Yamaha. "Sicuramente Marquez ha un impatto", ha affermato. "Quando hai delle difficoltà, quando a volte hai dei dubbi in testa e vedi il tuo vicino che vince, fa la pole position ed è il più veloce ogni sessione, e quello che dici non viene ascoltato molto bene...".
L'analogia con Rossi è chiara: quando un pilota domina incontrastato, gli altri possono sentirsi sopraffatti e perdere fiducia. "Quando ero con la Yamaha, c'erano quattro M1. Valentino vinceva tutte le gare, vinceva tutti i campionati e gli altri tre piloti erano completamente persi. E avevano la stessa moto, ve lo posso assicurare. Quando mostravamo i dati di Valentino agli altri, dicevano: 'Non ce la posso fare'. E penso che la stessa cosa sia successa quando Marc era con la Honda".
In sintesi, secondo Poncharal, la crisi di Bagnaia non sarebbe legata a problemi tecnici o di guida, ma piuttosto a una combinazione di fattori psicologici, tra cui la pressione di difendere il titolo, l'adattamento alla nuova moto e, soprattutto, l'impatto delle prestazioni di Marquez. Un'analisi che sottolinea quanto sia cruciale l'aspetto mentale nel mondo delle corse, dove anche i campioni più affermati possono vacillare di fronte alle difficoltà e alla competizione.
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