In casa Ducati, dopo la conquista della Tripla Corona 2025, è tempo di bilanci e di nuove sfide. Gigi Dall'Igna, direttore generale di Ducati Corse, ha espresso la sua opinione sulla stagione appena conclusa, focalizzandosi sia sui successi che sulle difficoltà incontrate dai piloti del team. Il trionfo di Marc Marquez, la crescita di Alex Marquez e le difficoltà di Pecco Bagnaia sono stati i punti chiave della sua analisi.
"Una stagione straordinaria", ha esordito Dall'Igna, ricordando i numeri impressionanti che hanno portato alla vittoria del campionato costruttori con un margine quasi doppio rispetto agli avversari, e monopolizzando le prime tre posizioni della classifica a squadre. Un dominio assoluto, frutto di 17 vittorie su 22 gare, 12 pole position e 19 sprint vinte. Ma il fulcro del suo discorso è stato Marc Marquez, tornato al successo dopo sei anni: "La luce nei suoi occhi è il segno di un’avventura umana prima che sportiva, vissuta con l’umiltà di un pilota che ha sempre da imparare. La voglia di un debuttante e l’esperienza di un veterano: è un esempio per tutti e un onore per il Team Factory averlo con sé".
Tuttavia, la stagione non è stata altrettanto rosea per Francesco "Pecco" Bagnaia, campione del mondo in carica, che ha concluso l'anno al quinto posto, lontano dalle aspettative. Dall'Igna ha sottolineato come la sfortuna abbia giocato un ruolo importante, soprattutto nella parte finale del campionato. Nonostante ciò, ha espresso fiducia nella capacità di Bagnaia di trasformare le difficoltà in opportunità: "Sono convinto che tali situazioni bisogna assimilarle come fossero anticorpi e da esse trarre ancora più determinazione per andare avanti e tornare ad essere quello che si era". Un invito a fare tesoro degli errori e delle avversità, in vista delle sfide del 2026, che porteranno inevitabilmente nuove incognite.
Il direttore di Ducati Corse ha poi elogiato la crescita di Alex Marquez, vice-campione e protagonista di una stagione eccellente con la GP24 del Gresini Racing, meritandosi a pieno titolo una moto ufficiale per la prossima stagione. Un riconoscimento anche per Fabio Di Giannantonio, autore di una seconda parte di stagione in crescendo, con podi importanti in Australia e a Valencia. Infine, uno sguardo ai giovani talenti, come Fermin Aldeguer e Niccolò Bulega, che rappresentano il futuro della Ducati: "Ducati ha sempre avuto un occhio di riguardo per i giovani, sono importanti, ci teniamo molto ed è una grande soddisfazione vederli fare cose meravigliose e addirittura vincere alla prima stagione in classe regina. Bravo Aldeguer! Bulega completa il quadro: non solo nelle qualifiche e nei punti gara, soprattutto durante i test ha fatto vedere che ha le carte in regola per essere il collaudatore ideale in ottica 2027".
In sintesi, la stagione 2025 è stata per Ducati un mix di trionfi e difficoltà, con la consapevolezza che solo attraverso l'analisi critica e la capacità di apprendere dagli errori si può continuare a crescere e a competere ai massimi livelli nel mondo della MotoGP.
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