L'azienda biotecnologica americana Atlas Data Storage ha annunciato il lancio di Atlas Eon 100, un servizio innovativo per l'archiviazione di dati su DNA sintetico, una soluzione pensata per affrontare la sfida della conservazione di enormi quantità di informazioni nel lungo periodo. Questa piattaforma, proposta dal team di sviluppo, consentirà di archiviare dati digitali con un livello di affidabilità superiore rispetto alle tecnologie di archiviazione elettronica attuali, promettendo una conservazione delle informazioni per migliaia di anni.
Da tempo, i ricercatori stanno esplorando la possibilità di utilizzare il DNA, una meraviglia dell'evoluzione biologica che rende possibile la vita sulla Terra, per creare sistemi di archiviazione di informazioni digitali. Questa tecnologia presenta un limite significativo: la lentezza delle operazioni di lettura e scrittura, dovuta alla natura chimica dei processi coinvolti. Tuttavia, il vantaggio principale del DNA, ovvero la sua capacità di conservarsi per millenni, compensa ampiamente questi inconvenienti.
Atlas Data Storage ha scelto di presentare un servizio piuttosto che un dispositivo autonomo, come una chiavetta USB o un hard disk, evidenziando che la tecnologia non è ancora pronta per un utilizzo immediato da parte del consumatore. L'azienda si offre di convertire i dati digitali dei clienti in un codice adatto alla scrittura su DNA sintetico, utilizzando le quattro basi nucleotidiche: adenina (A), citosina (C), guanina (G) e timina (T) al posto dei tradizionali zero e uno. Successivamente, l'azienda sintetizza il DNA contenente le informazioni codificate, lo disidrata e lo consegna al cliente in una speciale capsula sigillata per una conservazione a lungo termine.
Per accedere alle informazioni archiviate, è necessario sequenziare il contenuto della capsula. Attualmente, non esistono lettori specifici per questa operazione, pertanto Atlas Data Storage utilizza sequenziatori commerciali standard. La decodifica dei dati avviene in un normale ambiente da ufficio, senza necessità di condizioni particolari. Una volta sequenziato, il DNA viene convertito nuovamente in codice binario, rendendo possibile il recupero dei dati originali.
La densità di archiviazione dati offerta da Atlas Eon 100 è circa 1000 volte superiore rispetto a quella dei nastri magnetici. Grazie a codici di correzione degli errori integrati, il sistema garantisce un'affidabilità nel ripristino dei dati pari al 99,99999999999%. La capacità esatta di un singolo "cartridge" non è stata resa pubblica, ma si stima che possa raggiungere diversi terabyte. Anche il costo del servizio non è stato divulgato, ma è chiaro che si rivolge principalmente a grandi aziende, istituzioni governative, musei e privati facoltosi.
L'innovazione di Atlas Data Storage apre nuove prospettive per l'archiviazione di dati a lungo termine, rispondendo alla crescente esigenza di conservare informazioni in modo sicuro ed efficiente per le generazioni future. La capacità di preservare dati per millenni potrebbe avere un impatto significativo in diversi settori, dalla ricerca scientifica alla conservazione del patrimonio culturale.
L'interesse verso l'archiviazione su DNA è in crescita a livello globale. Diverse aziende e istituti di ricerca stanno investendo in questa tecnologia, con l'obiettivo di superare le sfide attuali e renderla accessibile a un pubblico più ampio. Tra le sfide principali vi sono la riduzione dei costi, l'aumento della velocità di lettura e scrittura dei dati e lo sviluppo di standard per la codifica e la conservazione del DNA. Superare queste sfide potrebbe portare a una rivoluzione nel modo in cui archiviamo e accediamo alle informazioni, aprendo nuove frontiere per la conoscenza e l'innovazione.
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