A partire dal 1° gennaio 2026, Nvidia introdurrà un cambiamento significativo per tutti gli abbonati al servizio di cloud gaming GeForce Now: un limite massimo di 100 ore di gioco mensili. Superato tale limite, sarà necessario pagare un extra per continuare a usufruire del servizio. Questa novità riguarda tutti i livelli di abbonamento, compresi gli utenti di lunga data e quelli che hanno sottoscritto i piani più costosi.
GeForce Now, fin dalla sua nascita, si è proposto come una soluzione per consentire ai videogiocatori di accedere a hardware di fascia alta tramite il cloud, sfruttando le più recenti tecnologie grafiche di Nvidia senza dover sostenere ingenti spese per l'acquisto di componenti hardware. Inizialmente, il servizio offriva un tempo di gioco illimitato, ma l'introduzione di questo limite rappresenta una svolta nella sua filosofia.
L'annuncio di questa modifica era già stato dato nel corso del 2024, con l'indicazione del 1° gennaio 2026 come data di entrata in vigore, ma i dettagli specifici e i costi aggiuntivi non erano stati chiaramente definiti. Grazie a un utente di Reddit, di nome "appleroyales", sono stati resi noti i costi aggiuntivi per il superamento del limite delle 100 ore.
Secondo quanto riportato, per gli abbonati al piano Performance, che ha un costo di 9,99 dollari al mese, ogni blocco di 15 ore supplementari costerà 2,99 dollari. Per chi invece ha sottoscritto il piano Ultimate, dal costo di 19,99 dollari al mese, lo stesso blocco di 15 ore extra avrà un costo di 5,99 dollari.
Per contestualizzare meglio, se un utente utilizza GeForce Now per circa 3 ore al giorno, non subirà alcun cambiamento. Tuttavia, se il tempo di gioco dovesse aumentare a 4 ore al giorno, si supererebbero le 122 ore mensili, comportando una spesa aggiuntiva stimabile in circa 15,97 dollari per il piano Performance e 31,97 dollari per il piano Ultimate. In sintesi, più si gioca, più si dovrà pagare.
Questa nuova politica di Nvidia potrebbe avere un impatto significativo sulle abitudini di gioco degli utenti di GeForce Now, spingendoli a monitorare attentamente il tempo trascorso sulla piattaforma o a valutare alternative. Resta da vedere come questa modifica influenzerà l'attrattività del servizio nel lungo periodo, soprattutto in un mercato del cloud gaming sempre più competitivo, con alternative come Xbox Cloud Gaming e PlayStation Plus Premium che offrono modelli di abbonamento diversi.
L'aumento dei costi potrebbe portare alcuni utenti a preferire l'acquisto di hardware dedicato, soprattutto se i costi aggiuntivi per il superamento del limite di ore dovessero diventare significativi. Altri, invece, potrebbero optare per servizi concorrenti o, semplicemente, ridurre il tempo dedicato al gaming.
In conclusione, la decisione di Nvidia di introdurre un limite alle ore di gioco su GeForce Now rappresenta un cambiamento importante che potrebbe ridefinire il panorama del cloud gaming. Sarà interessante osservare come gli utenti reagiranno a questa novità e come Nvidia adatterà la propria offerta in futuro per mantenere la competitività del servizio.


