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I ricercatori di Nvidia, dell'Università di Stanford, del California Institute of Technology e di altre istituzioni, hanno presentato NitroGen, un modello di Intelligenza Artificiale (IA) capace di interagire con ambienti virtuali di diversi videogiochi. Jim Fan, responsabile dell'IA di Nvidia, ha descritto questa rete neurale come un "modello base open-source addestrato per giocare a più di 1000 giochi". Questa ricerca ha implicazioni significative in settori come la costruzione di simulazioni e la robotica.
Si può affermare che questo studio rappresenti un tentativo di creare qualcosa di simile a un "GPT per le azioni". In generale, il lavoro rappresenta una svolta nel campo dei grandi modelli linguistici, in cui per l'addestramento viene utilizzata una tecnologia di apprendimento su larga scala, collaudata al di là dei settori del linguaggio e della visione artificiale. La descrizione dell'articolo scientifico relativo a questa ricerca afferma che "la creazione di agenti universali in grado di operare in ambienti sconosciuti è stata a lungo considerata il Santo Graal della ricerca nel campo dell'IA".
È interessante notare che NitroGen si basa sull'architettura GROOT N1.5, originariamente creata per la robotica. Il suo utilizzo nel mondo dei videogiochi dimostra il potenziale per estrarre benefici nella robotica, offrendo vantaggi ai robot che operano in condizioni imprevedibili. I ricercatori sono riusciti ad adattare NitroGen a giochi con meccaniche e fisiche radicalmente differenti. Per addestrare il modello di IA sono state utilizzate oltre 40.000 ore di registrazioni di gameplay disponibili pubblicamente, condivise da diversi streamer. Particolarmente utili sono stati i video in cui gli autori sovrapponevano l'immagine del controller alla trasmissione, mostrando in tempo reale i pulsanti premuti durante il gioco.
Dopo aver completato l'addestramento di NitroGen, i ricercatori hanno condotto una serie di test che hanno dimostrato che l'algoritmo gestisce bene giochi di diversi generi, tra cui RPG, platform, corse, battle royale e altro ancora. Nonostante i risultati incoraggianti, Fan ha affermato che gli scienziati hanno ancora molto lavoro da fare. L'attuale versione di NitroGen è intenzionalmente focalizzata sulla gestione rapida o sull'"istinto del giocatore", come lo definisce Fan. Attualmente, tutte le ricerche relative a NitroGen sono di pubblico dominio. In questo modo, gli scienziati danno a tutti gli appassionati di videogiochi, robotica e grandi modelli linguistici la possibilità di sperimentare, esprimendo appieno le proprie capacità. L'apertura del codice sorgente e dei dati di addestramento rappresenta un passo fondamentale per accelerare l'innovazione e consentire a ricercatori e sviluppatori di tutto il mondo di contribuire al miglioramento di questa promettente tecnologia.
Il futuro di NitroGen appare ricco di potenzialità. Oltre al perfezionamento delle capacità di gioco, gli sviluppatori puntano a estendere le sue applicazioni alla robotica, consentendo ai robot di interagire con ambienti complessi e dinamici in modo più naturale ed efficace. Si prevede che NitroGen possa trovare impiego in settori come la logistica, la produzione industriale, l'esplorazione spaziale e l'assistenza domiciliare, aprendo nuove frontiere per l'automazione e l'interazione uomo-macchina.
Inoltre, l'approccio di Nvidia all'IA, basato sull'utilizzo di grandi modelli pre-addestrati e sull'apprendimento per rinforzo, potrebbe rappresentare un modello di riferimento per lo sviluppo di nuove generazioni di sistemi intelligenti. La capacità di NitroGen di apprendere da grandi quantità di dati non strutturati e di adattarsi a contesti diversi apre la strada alla creazione di IA sempre più versatili e autonome, in grado di affrontare sfide complesse e di risolvere problemi concreti in una vasta gamma di settori.
L'impegno di Nvidia nel campo dell'IA non si limita allo sviluppo di nuove tecnologie, ma si estende anche alla promozione di un approccio responsabile e inclusivo. L'azienda si impegna a garantire che l'IA sia utilizzata per il bene comune e che i suoi benefici siano accessibili a tutti, contribuendo a creare un futuro in cui l'intelligenza artificiale sia al servizio dell'umanità.
