Gianni Petrucci, presidente della Federbasket, ha recentemente espresso il suo consenso riguardo all'attuazione di interventi significativi nel calcio, riconoscendo l’importanza di questo sport che, oltre a essere il principale in Italia, è guidato da un dirigente di grande rilievo come Gabriele Gravina. Tuttavia, ha sollevato una questione importante rivolta al Parlamento e a chi detiene la responsabilità delle decisioni legislative.
Non esiste solo il calcio
Petrucci ha sottolineato che, nonostante il calcio rappresenti uno sport di grande valore e abbia contribuito notevolmente alla sua carriera personale, non è giusto presumere che le misure legislative siano destinate esclusivamente a favore di una sola federazione sportiva. In qualità di dirigente di una federazione rilevante e professionale come quella del basket, ha messo in discussione l'idea che l'attenzione si concentri solamente sul calcio. Ha fatto un richiamo al passato, ricordando quando, durante il suo mandato come presidente del Coni, i proventi derivanti dalle scommesse sportive venivano distribuiti tra le varie federazioni in base al volume delle scommesse.
No alla distinzione tra discipline sportive
Sebbene il calcio ricevesse una parte significativa di queste entrate, anche altri sport come il tennis e il basket beneficiavano di tali fondi, essendo i contributi proporzionati alle scommesse effettuate su ciascuno sport.
Petrucci ha espresso preoccupazione riguardo ai cambiamenti avvenuti nel sistema attuale, chiedendosi perché ci sia stata una modifica in questo approccio di distribuzione. La sua richiesta è chiara: non è accettabile che il Parlamento possa elaborare leggi che creano distinzioni tra diverse discipline sportive. Ha concluso ribadendo che è necessario un chiarimento su queste decisioni, evidenziando l’importanza di un trattamento equo e giusto per tutte le federazioni.
Fonte: agimeg.it