Il calcio femminile sta conoscendo un'espansione notevole a livello globale, ma questa crescita porta con sé nuove sfide. Un rapporto di Play the Game del 2024 ha evidenziato 38 casi di scommesse sospette nelle partite di calcio femminile, un aumento significativo rispetto agli anni passati.
Le nazioni coinvolte
Tra gennaio e novembre 2024, le scommesse sospette hanno coinvolto nazioni come Brasile (7), Paraguay (6) e Turchia (4), con segnalazioni anche nei tornei giovanili, come le partite U18 in Kazakhstan, e in eventi continentali come la UEFA Women’s Champions League. In Brasile, dove le scommesse stanno per essere legalizzate, ci sono stati numerosi avvertimenti, mentre in Paraguay, tre giocatrici sono state arrestate per sospetto coinvolgimento in combine. Anche in Africa, con arresti in Uganda e Sudafrica, e in Asia, dove il Vietnam ha imposto squalifiche e multe per manipolazioni nelle competizioni nazionali U16, si sono verificati casi simili. Un aspetto particolarmente allarmante è l’offerta di partite di calcio femminile su piattaforme di scommesse non autorizzate. Durante il fine settimana del 10-11 novembre 2024, un noto operatore illegale ha proposto scommesse in-play su 230 partite femminili in 49 Paesi, con Spagna (33), Inghilterra (24) e Portogallo (15) tra i più rappresentati. Non solo gare di alto livello, ma anche competizioni minori e dilettantistiche sono state coinvolte, dove le giocatrici spesso ricevono pochi o nessun compenso. Ciò le rende particolarmente suscettibili a proposte di alterare i risultati in cambio di denaro.
L'indagine sottolinea anche il problema della raccolta e vendita di dati sportivi per fissare le quote, spesso senza il consenso dei club. Alcuni data scout venderebbero persino dati a operatori non autorizzati, minando l'integrità del gioco.
Il problema delle scommesse sospette non è confinato al calcio. Nel 2024 sono stati identificati 81 casi in altri sport femminili, tra cui pallacanestro (17), pallavolo (9) e tennis tavolo (5). La combinazione di bassi stipendi per le atlete e l'aumento di popolarità degli sport femminili le rende vulnerabili agli interessi della criminalità organizzata.
Fonte: agimeg.it